Atto I - L'inizio della Fine

Mmmmmhhh... Quella sedia mancante dalla scrivania sembra non convincere Charles
Ma sono bambini, disordinati per natura... Forse su sta facendo suggestionare
Si porta accanto al professore non deve essere facile per lui entrare lì, nel luogo dove è più forte l'assenza dei suoi nipoti
Parla a bassa voce, come se sapesse di disturbare, suo malgrado
nota qualcosa di diverso? Forse hanno portato con loro qualcosa o portato qui, qualcosa... A cosa giocavano di solito?

Giovanni esegue quanto detto da Symon. Inizia a controllare per sicurezza anche la finestra, sotto il letto a castello, nella scrivania, in mezzo ai libri di scuola e nelle ceste.

Individuare

Le ombre della sera di fine ottobre si allungano rapidamente.
Qualunque altro progetto deve attendere l'indomani mattina
Charles si unisce a Giovanni nella ricerca: libri, disegni, l'armadio. Ricorda che da ragazzino anche lui aveva una scatola dei segreti, come ora, dopo tanti viaggi ed avventure, ha l'abitudine di tenere un un cofanetto le lettere e le totografie a cui tiene
La polizia è venuta a casa a controllare la stanza? chiede a Mariani

Dopo aver ispezionato tutta la stanza dei ragazzini, scuote il capo con rassegnazione, con voce amareggiata dice a Charles e a Carlo "Non ho trovato nulla di significativo, mi spiace". Pensa che forse non è qui dove devono cercare ma all'esterno; "Grazie, scendo con gli altri di sotto." e scende le scale per ricongiungersi con Symon e Italo, aggiornando anche loro di quello che non ha trovato, "Forse dovremmo andare a scuola o ripercorrere la strada che erano soliti fare i due bambini, potremmo avere più successo" dice pensieroso mettendo al corrente gli altri dei suoi pensieri.

Annuisco a GIOVANNI ma non commento, inoltre lascio ad ITALO la precedenza sul telefono, solo quando lui avrà finito, prenderò io la cornetta e parlerò con l'operatrice dall'altro lato.

"sì. Centralino. Buonasera, sono Symon Fitzpatrick, dovrei parlare con il commissariato di Milano, e per la precisione con il sergente Monti Mario. Sì la prego è urgente"

Attenderò il tempo necessario per farmelo passare, e visto che è una persona di mia fiducia gli esporrò i fatti, od almeno una parte, ovvero che un amico ha chiesto il mio aiuto, perché la polizia non sta trovando piste ed indizi, non faccio nomi, ma chiedo a lui se conosce qualcuno, qui alla polizia di Ancona, che sarebbe più disponibile a condividere le informazioni.

Scendo al piano di sotto, trovo il telefono su un tavolino in angolo.
Alzo la cornetta; mentre parlo con la ragazza del centralino per farmi passare il numero di Milano, spero tanto che il mio collega Alberto Fortis sia ancora in ufficio. Vorrei chiedergli di verificare se la Cronaca ha ricevuto informazioni della sparizione dei due fratelli, in caso affermativo, se può leggermi queste informazioni e se è uscito un articolo sul Corriere. Inoltre se può recuperarmi l'informazione di contatto con il nostro corrispondente locale qua ad Ancona.
Sono in attesa del collegamento, guardo vicino al telefono per vedere se c'è una rubrica o un block-notes con degli appunti.

"buonasera signore, come sta?scusi se vado al sodo ma non voglio farle perdere tempo, la chiamo perché un mio caro amico necessita del mio aiuto, ma per darglielo al meglio dovrei parlare con qualcuno della polizia di Ancona. Conosce qualcuno qui? qualcuno disponibile a fornire informazioni ad un ex collega come me?"

Ringrazio il mio ex sergente e riattacco mentre un'espressione piuttosto scocciata va a spezzare il mio solito contegno anglosassone, tuttavia attendo in silenzio il mio turno di parlare

"purtroppo il mio ex sergente non conosce nessuno nella polizia di Ancona."

Sospiro

"Vorrà dire che proveremo un approccio diverso, per quanto gli agenti siano arroganti, sono anche vanesi e non si lasceranno scappare l'opportunità di finire alla ribalta, ritrovando due ragazzini, soprattutto se il lavoro sporco lo faremo noi, e lui o loro, si prenderanno il meriti. Dopotutto abbiamo qui una delle penne più capaci del corriere della sera no?"

Poi mi rivolgo verso tutti

"in stanza avete scoperto altro?

Infine mi rivolgo a MARIANI

"aveva detto che c'era un trafiletto sul giornale, vorrei leggerlo, inoltre professore, se possibile avrebbe una mappa della città così da poter tracciare sopra la strada che fanno i ragazzi per tornare a casa?vorrei ripercorrere quel tragitto a piedi."

Ser Charles cede alla pigrizia che ultimamente lo accompagna e si è accomodato in poltrona.
Ma è una calma apparente, come dimostra quella ruga sulla fronte
professore... Sbaglio nel dire che ritenete ci sia stata un po' di "fretta" da parte della polizia?

E una altra domanda va fatta
ci sono stati casi simili, nel passato?

Giovanni borbotta e scuote la testa mentre legge l'articolo poi prende parola"il giornalista ha dato poco risalto alla vicenda, come se fosse stata una bravata giovanile. Non leggo chi ha scritto questo obbrobrio. Di conseguenza anche nella polizia se ne sono lavati le mani", si ferma guarda il professore "Mi spiace se le mie parole l' hanno offesa professore, cercheremo di fare il possibile per ritrovare i suoi nipotini." Aggiorna tutti i suoi compagni di ciò che non ha trovato nella stanza dei fanciulli. Poi si alza e va verso l'attaccapanni dove ha lasciato il suo cappotto e il suo cappello, infilandosi. Sistematosi gli indumenti osserva gli altri con sguardo deciso "Chi vuole venire con me e percorrere il tragitto che erano soliti fare i bambini? Saremo più fortunati che stare qui
con le mani in mano." esorta loro aspettando una risposta.

Parlo con la segretaria di redazione:" Buonasera Signorina, sono Brunetti, avrei bisogno di lasciare un messaggio al collega Fortis, si tratta della scomparsa dei due fratelli Mariani ad Ancona, è successo una decina di giorni fa', in questo momento mi trovo proprio a casa loro invitato dal nonno, lo stimato professor Mariani. Siccome sembra difficile reperire informazioni, volevo sapere se in redazione abbiamo ricevuto note informative per un articolo e se abbiamo un corrispondente locale che se ne è occupato. Lei è in grado già di darmi queste informazioni? Comunque le lascio il numero di telefono di casa mariani, così se doveste fare delle ricerche potete rintracciarmi facilmente." Gli do il numero. Poi sentendo la proposta di Giovanni gli dico:" Ti accompagno volentieri, se dovessero richiamare, chi di noi resta a casa può sentire cosa avranno da comunicare"

"la ringrazio professore"

Prendo il trafiletto e lo leggo due, tre, quattro volte e vedete tutti che la mascella si serra, e mi scambio uno sguardo di intesa con GIOVANNI e CHARLES

"concordo con voi. Inoltre il riferimento al partito fascista...quelle idee, quel modo di intendere la politica... è pericoloso..."

Scuoto il capo e cerco di cambiare discorso

"scusate la divagazione. Ad ogni modo verrei anche io con voi. Ti dispiace CHARLES rimanere tu qui con il professore?o vuoi venire anche tu?

Andiamo tutti.
Ci faremo una idea della strada, ma suggerisco di ripercorrerla anche domattina, con una luce piu favorevole.
Cerchiamo di non dare nell'occhio alla polizia: anche se quattro forestieri che passeggiano prima di cena e dopo un pigro viaggio in treno non dovrebbe apparire sospetto

Stavo prendendo il cappotto ma mi fermo e lo rimetto al suo posto.
"Sono d'accordo, ma se andassimo direttamente domani mattina?, tra l'altro farà buio a breve quindi non è neccessario muoverci ora.
Domani invece se uscissimo per l'ora d'ingresso degli scolari potremmo valutare anche altre cose.
Ad esempio, mi è venuto in mente una cosa proprio adesso. Alla luce dei fatti, gli altri ragazzini vanno a scuola come se niente fosse? Dovremmo verificare. Comunque se preferite uscire ora, non vi lascio certo da soli."