Atto I - L'inizio della Fine

Mi incammino con i miei compagni, l'aria è frizzantina, il profumo che arriva dal mare per uno di città come me è inebriante. Mi sento sveglio e concentrato. Cerco di non perdere di vista nessun dettaglio.

non vedo nulla, si questa strada, che possa essere utile per le nostre indagini
Commenta Charles, indicando col bastone a destra e sinistra il panorama che si apre davanti a loro
mi chiedo se gli amichetti dei due giovini parlino tra loro di quanto è successo... Cose che agli adulti non dicono
Si rivolge quindi ai suoi colleghi
se ci avvicinassimo ai ragazzi in attesa di entrare a scuola forse potremmo sentire se fanno qualche commenti
Tuttavia non devono dare nell'occhio...

"maledizione!non ho notato niente. Ma dopo tutti questi giorni era anche prevedibile."
Parlo a tutti e nessuno, poi però mi rivolgo direttamente agli altri
"ai ragazzini potresti avvicinarti tu Charles, hai l'immagine del professore, io potrei spaventarli. Per quanto riguarda la polizia penso sia più saggio che parlassimo io ed Italo"
Cerco proprio con lo sguardo ITALO
"sei della stampa dopotutto, potresti voler intervistare gli incaricati delle indagini per il tuo giornale, e magari io, come ex collega, potrei offrire aiuto esterno per poi dare la gloria a loro. Ti spiego meglio, tu potresti andare a fare domande, magari i poliziotti saranno infastiditi, poi arrivo io che voglio aiutarli, mi offrirò di fare il lavoro sporco e loro si prenderanno il merito..sempre la vecchia storia, poliziotto buono, poliziotto cattivo, capisci?"
Poi mi volto verso GIOVANNI
"se ci saranno a scuola delle insegnanti, e sottolineo delle, lì entri in scena tu, sei sicuramente quello più affascinante e con la parlantina più sciolta, io posso farti da spalla se vuoi, ma non più di quello"
Indi termino dove ho cominciato, ovvero verso CHARLES
"tu vecchio mio, hai avuto la mia stessa intuizione, in biblioteca avrò bisogno delle tue abilitàz dobbiamo cercare nel passato e vedere se cose simili sono già capitate"

"Symon, hai ragione, sentiamo gli altri che intenzioni hanno in merito a parlare con la polizia. In quanto giornalista non dovrei avere difficoltà a farmi ricevere"
Si guarda in giro cercando di notare qualcosa "fin'ora non ho notato nulla di strano, maledizione, è tutto come dovrebbe essere, almeno sembra. Ma è giusto che sia così?"

Fa un cenno a Charles indicandosi l'orecchio per fargli capire che è giusto tentare di captare i discorsi dai ragazzini che affollano l'entrata della scuola.

Gli si avvicina: "son curioso di vedere se qua intorno c'è qualche adulto in particolare che "non dovrebbe esserci", sarò paranoico eh ma eliminiamo pure questo dubbio."

Si rivolge, infine, agli altri chiedendogli se vogliono entrare a scuola chiedendo di parlare col preside o con la maestra dei fratellini scomparsi, giusto per inquadrare l'ambiente scolastico nella vicenda.

Fa una faccia dubbiosa, mentre ascolta Symon; affascinante? Ma da quando? Ha giusto una parlantina leggermente più spigliata degli altri, per sopravvivere nella piccola malavita e perfezionare truffe. Scrolla le spalle, sia mai che trovi l'anima gemella quando meno se l'aspetta. "Se lo dici tu Symon" gli risponde ridacchiando. "Nemmeno io ho notato niente di anomalo, forse ci è sfuggito qualche particolare..." prosegue pensieroso toccandosi il mento.

Con la faccia più bonaria che possiede Charles osserva i genitori che hanno accompagnato i figli.
Sui loro volti cerca segni di una eventuale preoccupazione. Attendono forse che i piccoli oltrepassino il portone prima di andar via?
Si guarda attorno alla ricerca di un uomo dall'aria perbene, col quale attaccare bottone.
crescono così in fretta, nevvero? Mi ricordano i miei nipoti, ma ormai li vedo così poco....

Incoraggiato dal cenno di saluto Charles prosegue la sua chiacchierata
sembra una cittadina tranquilla. È una fortuna. Nessun pericolo come nelle grandi città, deve essere bello crescere in un posto così. Immagino non vi sia da tenere per loro
Indicando i ragazzini con un gesto e poi grattandosi la fronte come preso da un pensiero
anche se ho sentito della scomparsa di due fratellini... Ne avete avuto notizia?

Charles si leva il cappello per un attimo, scuotendo la testa
ahimè no, signore. Purtroppo pare che non se ne abbiano notizie... il vecchio zio è affranto. E anche i loro amichetti ne saranno rimasti spaventati da questa storiaccia.
Eventi simili erano già accaduti? aggiunge dopo una pausa, accarezzandosi pensieroso i baffi

Soppesa gravemente la reazione del suo interlocutore certo certo... Ne parlerebbero tutti, no? Nessuno sarebbe tranquillo...
Invece con questo bel clima credo che dopo la scuola i ragazzi vadano a giocare... Magari in campo?

Io ascolto tutto il tempo, non ho detto nulla, però mi guardo molto intorno e quando il signore parla con Charles vorrei provare a capire che stato d'animo sta provando, se è a disagio, se si vergogna o se nasconde qualcosa

Prova di Psicologia

Giovanni è rimasto ad ascoltare lo scambio tra il signore e Charles e, abituato a persone - come dire - poco di buono, vorrebbe capire se il signore stia mentendo o abbia paura di qualche ritorsione.

Test di psicologia