Atto I - L'inizio della Fine

Mentre l'uomo si allontana Charles lo osserva, e tra sé fa alcune considerazioni. Disagio, paura... Stava mentendo o nascondendo qualcosa?

Italo fin'ora è rimasto in disparte per non destare sospetti nell'interlocutore di Charles ma sempre a portata d'orecchio. Attende che il signore si sia allontanato e poi si rivolge agli altri: "bhe direi che dopo aver fatto due chiacchiere con il personale scolastico, sappiamo dove andare a farci un giro, siete d'accordo?"

"concordo italo"
Sintetizzo il concetto e semplicemente mi guardo intorno, oltre che cercare eventuali altri genitori, voglio controllare anche qui se c'è qualcosa di importante o che può esserci utile, magari ci sono segni di trascinamento, o colluttazione, brandelli di abiti...cerco qualsiasi cosa possa esserci utile. Fatto questo mi dirigo con gli altri all'interno della scuola e mentre cammino
"credete che parlare con il rettore..no come si dice qui..il preside, sì...sia una buona idea?magari passare da lui per primo, dicendogli che siamo amici del professore, potrebbe aiutarci a parlare con gli altri insegnanti"

"Esatto Symon! Non possiamo certamente andare in giro a fare domande senza prima parlare con il preside! Cerchiamo l'ufficio di presidenza" Italo si muove oltre l'entrata della scuola.

Prende parola anche Giovanni, facendo un colpetto di tosse tattico, "Il signore mi è sembrato particolarmente sincero, anzi era addirittura sorpreso della cosa, immagino abbia pensato che la polizia fosse intervenuta e avesse risolto il caso" dice meditabondo. Poi poggia la mano sulla spalla di Italo, "Aspetta amico, chiediamo anche ai bidelli se hanno visto qualcosa" rivolgendosi anche agli altri.

Mostra un sorriso a trentadue denti al bidello, mentre porge la mano destra all'uomo come convenevole "Buongiorno a lei, non vorremmo disturbare... sa... siamo dei cari amici dell'integerrimo professor Mariani. Vorrei chiederle se conosceva i suoi due nipotini: Roberto e Filippo. e continua a sorridergli osservando il suo comportamento gestuale e facendo attenzione al tono della voce.

"Lo speriamo anche noi, signore. Ma la polizia..." fa un vago cenno con la mano poi prosegue, " Lei, in quei giorni, ha visto i due bambini agitati o qualche movimento particolare intorno alla scuola? chiede Giovanni con gentilezza.

Immagino vi abbia già fatto le stesse domande la polizia, dice Charles toccando il cappello in segno di saluto
i bambini si saranno preoccupati per i loro amici ed il trambusto... no?

Anche Italo s'intromette nel discorso avvicinando il bidello "buongiorno, sono Italo Brunetti del Corriere della Sera" mostro il tesserino da giornalista, "senta, sono qui non solo in veste professionale ma anche perché amico dello stimato professor Mariani che ci ha incaricato, a me e i miei colleghi, di approfondire la sparizione dei suoi nipoti. Capirà bene che ogni informazione dovessimo aggiungere a quelle in nostro possesso potrebbe essere di vitale importanza per risolvere il caso. Siamo tutti molto preoccupati per i due giovani e speriamo che ritornino presto a casa. Cosa si dice a scuola riguardo alla vicenda? Secondo lei dovremmo parlare con qualcuno in particolare?"

Io nel mentre che i miei amici fanno le loro domande mi limito ad ascoltare, in disparte, non ho intenzione di intromettermi, non per il momento.
Mi infastidisce però il modo in cui sembra voglia svicolare l'argomento

Giovanni interviene ancora, sempre in modo cortese ma con più fermezza, chiedendo al bidello"Signore, capisco che ai bambini è meglio dir loro una bugia a fin di bene, ma come mai c'è così tanta reticenza anche negli adulti? Sembra come se fosse un argomento 'sconveniente'... eppure... eppure 2 bambini sono scomparsi, la polizia non fa nulla, e il professore, una persona retta e buona, è alla disperata ricerca dei suoi nipotini senza ricevere alcun aiuto dalla comunità o una parola di conforto, di speranza, di aiuto".

Stavolta mi unisco anche io e mi allaccio alle parole di GIOVANNI
"il mio amico ha ragione, ponete una mano sul vostro cuore"
Mentre lo dico, lo faccio
"e l'altra sulla vostra coscienza, se sapete qualcosa. Se pensate di sapere qualcosa. Anche se non avete alcunché in mano, ditelo, apertamente. Nessuno saprà che ce lo avete detto noi. Vogliamo solo aiutare un amico a ritrovare i suoi nipoti"
Voglio forzarlo e/o convincerlo a dirci quello che sembra celare o che ha paura di dire ad alta voce

Mentre i genitori si allontanano Charles getta qualche occhiata furtiva attorno, cercando di capire se qualcuno è un po' troppo attento a quel gruppetto di stranieri attorno alla scuola.
Osserva la strada, e le vie: qualcuno li osserva?

4 estranei che soggiornano dal maestro Mariani, e vanno a fare domande in giro...Qualcuno ci sta osservando "un po' troppo"?