Atto I - L'inizio della Fine

Italo era già pronto ad uscire dalla scuola con la sensazione di stare perdendo tempo tuttavia a sentire il riferimento ai colleghi fatto dal bidello, gli chiede se può indicargli con chi parlare tra quelli che conoscono il professor Mariani e poi se stamattina l'insegnante dei nipoti scomparsi, sia presente.
"Avete qualcosa in contrario se ci tratteniamo ancora qualche minuto?" dice rivolto a Charles, Symon e Giovanni.

niente affatto mio caro amico. Approfittiamo di essere già qui, e chiediamo se qualcuno è e disponibile a parlare con noi.
Certo parrà un po' strano, ma in fondo non c'è nulla di male a voler aiutare un amico

Giovanni, nei dieci minuti di attesa, dice ai suoi "Spero qualcuno ci riceva e ci aiuti nella nostra indagine". Guarda il bidello ritornare,speranzoso. Finalmente c'è un docente disponibile "Meno male", pensa, entrando nell'istituto e mettendosi a seguire il bidello.

Mi metto a seguire i miei amici senza aggiungere niente di verbale, una volta all'interno della scuola mi guardo intorno, vorrei cercare qualcosa che in effetti stona con tutto il contesto, che ne so, un segno su di un muro, una macchia, qualsiasi cosa non sia congruo trovare in quel luogo

"Ah, molto gentile il prof. Mele a riceverci" e s'incammina a seguito del bidello.

Cedo il passo a tutti e vedo di essere l'ultimo ad entrare, una volta sulla porta ringrazio il BIDELLO
"grazie mille"
Ed attendo che si avvii, prima di chiudere la porta dell'ufficio dietro di me, poi una volta che tutti sono seduti e che ho l'attenzione del MELE
"buongiorno a lei professor mele. Mi dispiace conoscerla in questi frangenti, ma sono ugualmente lieto di fare la sua conoscenza"
Il marcato accento inglese è palese anche ad orecchio inesperto, ed una volta seduto dove c'è posto, prendo fuori il taccuino con gli appunti che mi sono segnato su i ragazzi e la penna, ma al momento non prendo ulteriormente parola

"Buongiorno Prof Mele, mi chiamo Italo Brunetti, mi associo al signor Fitzpatrick e la ringrazio per averci ricevuto, non le ruberemo troppo tempo, mi presento, oltre ad essere un giornalista d'inchiesta del corriere della sera, sono soprattutto un caro amico del prof. Mariani e può immaginare il motivo della nostra presenza qui. Siamo tutti oltremodo preoccupati per la scomparsa dei fratelli Mariani e stiamo cercando qualsiasi informazione ci possa aiutare a dipanare il mistero. Quindi vorremmo chiederle se puó darci le sue impressioni in merito, sa, stiamo sondando tutte le cosiddette "piste". Può parlare con noi senza timore, non siamo pubblici ufficiali, stiamo facendo un favore ad un caro amico comune. Cosa si dice in giro riguardo a quanto accaduto? Avete visto se la polizia è stata qua? E devo dire che purtroppo al momento non escludiamo nulla." e mi taccio in attesa anche solo di una parola utile. Lo guardo in modo molto amichevole.

Giovanni si presenta, facendo i dovuti convenevoli insieme ai suoi amici. Poi una volta che il professore termina di parlare, dice"Già, il professore Mariani è stato colpito da varie tragedie, e speriamo che quest'ultimo accadimento non si tramuti lo stesso in tragedia. Sentiamo che la questione sia più grave del previsto, i giorni passano e temiamo che eventuali tracce per trovare i bambini si fanno sempre più labili. Avete udito dai bambini parlare di gente sconosciuta aggirarsi nei giardinetti, nella piazza oppure altri casi di sparizione negli ultimi tempi?

Charles aspetta accanto ai suoi colleghi per presentarsi, e nei pressi della scrivania, approfitta per gettare uno sguardo alle carte sul tavolo, per intendere la natura dei documenti: burocrazia e moduli, o materie scolastiche? Numeri, lettere o disegni? Guadagna qualche secondo mentre attende, dando segno di volersi pulire gli occhiali per poi tendere con franchezza la mano al professore
Charles Winston Hancock, amico del caro prof Mariani
Ma non trattiene uno sguardo sorpreso alle parole di Mele
Una bravata, sir? Sono passati giorni, se anche fosse cominciato per scherzo ora sarebbe alquanto strano, ma se qualcuno si è fatto una tale opinione, sarebbe interessante conoscere il suo punto di vista, se può indicarcelo

Individuare sulle carte della scrivania, per capire cosa sono

"Professore, cosa vi ha chiesto la polizia?che domande vi ha fatto?quante volte sono venuti gli agenti e si ricorda i loro nomi?"
Ovviamente attendo di non sovrappormi ai miei amici
"vi posso chiedere anche i nomi degli amichetti dei due ragazzi?se possibile gli stessi che erano con loro a giocare il giorno che sono spariti."

Forse potreste intercedere con il professor Vaiani, sir, per poter parlare con lui.
Sarebbe di conforto al nostro amico sapere che abbiamo provato ogni strada.
Se anche i miei compagni ritengono sua il caso

Replico in appoggio a CHARLES
"assolutamente. Ogni singola domanda, o possibile strada, per quanto sembra inutile, va fatta e percorsa"
Attendo la risposta del professore e poi chiedo una cosa anche io
"ed i ragazzi lo erano?presenti effettivamente intendo, il giorno della loro sparizione e che classe è quella dei due ragazzi?possiamo sentire anche se il preside ci potesse autorizzare a chiedere ai compagni di classe fino a che ora hanno giocato con i nipoti del professor Mariani e se possano aver notato qualcosa di strano?potrebbe intercedere?"

fuori dalla scuola, nessuna responsabilità, capisco. Comprensibile, sir.
Ci hanno nominato questo posto, in effetti. È un giardino per i fanciulli? Con giochi e quanto altro? Immagino che sia un posto tranquillo e sicuro, se vanno tutti. Può indicarci dove si trova?

"Monte Cardeto ha detto... ho ben presente dove si trova" , tiro fuori la mappa che ci ha prestato Mariani e mentre la guardo, prendo un lapis dalla tasca e faccio un cerchio sul luogo indicato come parco. La mostro ai miei amici per fargli vedere che è di strada con la casa di Mariani. "molto bene! Quindi se può indicarci dove trovare il professor Vaiani, poi toglieremmo il disturbo, Molte grazie ancora per averci ricevuto."