Atto I - L'inizio della Fine

"non capisco quale fastidio avrebbe potuto ricevere nel parlare con noi e dirci le stesse cose. Ma la ringrazio per il tentativo professor mele."
Quindi chiudo il taccuino e mi alzo in piedi
"credo di non voler fare, né chiedere, altro"
Guardo i miei compagni ed attendo, nel mentre rileggo i miei appunti

Anche Giovanni annuisce "Vi ringrazio professore, cercheremo indizi altrove, se vi viene in mente qualche dettaglio importante, potete inviare un telegramma a casa del professor Mariani" dice cortesemente al professor Mele. Fa un cenno di saluto con il capo, indossa il cappotto e aspetta gli altri con il cappello tra le mani

vi ringraziamo del tempo che ci avete dedicato. Insegnare è una nobile attività, e avrete parecchio da fare, tra burocrazia e lezioni da preparare. Si intuisce la vostra dedizione a questo ragazzì conclude indicando il tavolo affollato di fogli e appunti
daremo una occhiata a questo campo giochi...
Tende la mano al professore per prendere commiato
Ma se ricordaste qualche altro dettaglio, più tardi o nei prossimi giorni....vi prego di informarci. Ogni cosa può aiutare il nostro vecchio amico

Psicologia sul professore per lo stesso motivo di charles

Osserva il professore per capire se prova disagio o meno stringendo la mano di Charles

Giovanni si cala il cappello in testa, uscendo dalla scuola, osserva i suoi compagni e poi a bassa voce dice "Il professor Mele mi è sembrato sincero e non avuto disagio o imbarazzo alcuno. Dobbiamo cercare indizi al campetto. E' l'unica soluzione. In stanza dei bambini non ho trovato nulla, sembrano spariti in una modalità che inquietante è a dir poco. Nessuna richiesta di riscatto, niente di niente, questa cosa mi preoccupa amici". Fa un lungo respiro, mentre si abbottona il cappotto, cingendolo meglio addosso. Gli tremolano un po' le dita quando cerca di far passare il bottone nell'asole, facendo sfuggire un impropero a mezza bocca.

un uomo dedito al suo lavoro, come ho constatato dalla massa di fogli ed appunti sulla sua scrivania
Dopo qualche passo, con le mani nelle tasche del soprabito, riprende a parlare
non sembra simpatizzare troppo per la attuale politica italiana, questo può renderlo prudente nel parlare, ma mi fido del giudizio di Giovanni. Conosce bene i suoi compatrioti, del resto. E concordo sul visitare il campo in cui vanno a giocare
Conclude, non senza lanciare una occhiata ad una torrefazione lungo la via. Da quando è in Italia ha imparato ad apprezzare il caffè espresso... che Sua Maestà lo perdoni

Giovanni si avvicina al gruppetto di discoli, "Ehi ragazzi! Avete fatto sega eh... Anch'io, ogni tanto, la facevo, quando avevo la vostra età, bei tempi...giocavamo a campana e ad acchiapparella. Passa un po' la palla" Fa un sorriso verso i giovani di benevolenza, cercando di accattivarseli con la sua aria affabile da mascalzone.

Ser Charles poco avvezzo a trattare coi bambini preferisce muovere qualche passo attorno. Ci sono sentieri che si diramano? O un masso sul quale addossarsi per riposare o radunare le cose? Punti in cui l'erba è rimasta? I suoi
occhi scrutano l'area, dividendola a settori, come farebbe per un sito di scavo. Traccia uno schizzo del luogo, segnando i punti cardinali di riferimento

Simpatici monelli pensa, passa la mano sulla fanghiglia rimasta negli indumenti, poi cerca di fare qualche palleggio con la palla, collodelpiede-ginocchio, per finire piattone sinistro per mandare la palla tra i piedi dei birbantelli. "Ecco qua. Come avrebbe fatto Giovanni Ferrari" risponde ai monelli con un sorrisone "Per caso siete amici di Roberto e Filippo Mariani?".

Mi avvicino anche io ai ragazzini e mi metto accanto a GIOVANNI, ascolto il fare ed il dire dei ragazzini sorridendo in modo un poco amaro. Poi mi inginocchio a terra in modo da essere più alla loro altezza.
"ragazzi ci serve capire chi di voi è molto amico di Roberto e Filippo. Sono bravi giocatori?in che ruolo giocano?sono più bravi ad attaccare od a difendere"

Sorrido in modo spontaneo, metto una mano di lato alla bocca ed abbasso il tono di voce, usandone uno un po' scherzoso
"chi è il più scarso dei due?

Raggiunti i punti più erbosi ne valuta il terreno, con l'aria di volersi sedere un poco a riposare
Segue la conversazione dei suoi compagni e si decide ad intervenire
immagino che le partite di football .. anzi, di pallone, si .. qui siano roba seria, dopo la scuola, il campo è ben consumati! Voi con chi giocate un squadra?

Giovanni scoppia a ridere, inclina la testa mentre guarda quella banda di figli di buona donna, e prima che altri suoi compagni proferiscano parola, dice con tono compiaciuto "Bene, bene. Vi vedo svegli. Visto che vi piace far sega a scuola, vi offro un lavoretto se sarete sinceri con noi, che ne dite? Ma solo se sarete sinceri" evidenzia l'ultima frase alzando l'indice per raccomandarsi con i ragazzini.