Atto I - L'inizio della Fine

Guarda i suoi amici, poi i ragazzini, "Sono ossi duri i ragazzini eh" dice scherzosamente ai suoi amici poi ai bambini dice "Vi paghiamo per un pallone decente, di cuoio."

**Quanto non sopporto queste piccole canaglie, menomale che Giovanni ha il profilo giusto per interagire con loro** Italo alza gli occhi al cielo di fronte alla scenetta. **speriamo che ci dicano qualcosa, questo brancolare nel buio inizia a infastidirmi** continua a meditare fra sé e sé e rimanendo in disparte continua a scrutare l'area in cerca di un qualcosa, cerca di immaginare l'arrivo dei fratelli Mariani, di un possibile rapimento, segni di una colluttazione da qualche parte, rami rotti, brandelli di vestiti... anche se si rende conto del tempo che è trascorso...

Charles si è seduto sulla poca erba rimasta dopo aver steso un fazzoletto, e sembra parecchio divertito
esattamente birbanti! Un pallone per cento partite almeno, in cambio di qualche informazione.... compresa quella di sapere perché venite in questo spazio brullo e assolato. Non vi è un giardino pubblico per fanciulli in città?

Rimango in ascolto di quanto dicono i miei colleghi, ovviamente mi rimetto in piedi e faccio per parlare ma freno nuovamente la lingua, mi limito a volger il capo in direzione di chi parla quando lo fa.

"Ci state dicendo che non hanno mai giocato con voi? Con chi giocavano a nascondino di solito? Con altri bambini o con adulti o da soli? Dov'è il cimitero?" chiede sorpreso. In camera dei bambini non aveva trovato nulla di particolare. Quindi nascondevano qualcosa... a quell'età tutto è possibile. Forse erano caduti in qualche pozzo del cimitero, oppure erano chiusi dentro in qualche mausoleo. Osservava anche gli altri compagni mentre parlava ai bambini.

Dopo aver ascoltato quanto detto dai mocciosi si rivolge a Charles e Symon "Questa cosa del cimitero non è emersa neanche parlando col professor Mariani. Sdebitiamoci in fretta con i gentili giovini e dirigiamoci al cimitero"

Il volto di Charles si adombra alle parole dei ragazzini. I cimiteri hanno il loro fascino occulto, ed i cimiteri ebraici sono ancora più particolari...
Ad ogni buon conto cava delle monete dalle tasche del panciotto tendendole ai ragazzini e proponendo una vigorosa stretta di mano, da accordo tra gentiluomini oltre al denaro
altre cose strane a proposito dei fratelli? Da quanto tempo preferivano il cimitero alla compagnia dei loro compagni? E hanno mai invitato qualcuno di voi a giocare con loro?

Prendo il mio taccuino e ci annoto qualcosa poi lo metto via
"grazie davvero ragazzi, ci siete stati molto utili"

Poi prendo congedo dopo un ulteriore cenno con il cappello e mi allontano di qualche passo facendo segno ad ITALO di venire con me ma solo dopo un cenno di intesa con CHARLES, vorrei dire subito qualcosa ma aspetto che arrivi anche GIOVANNI e solo in quell'istante proferisco
"le cose sono due. O il professor Mariani ci ha mentito o non sapeva davvero che i ragazzi andassero a giocare lì. Anche se sono passati diversi giorni, io andrei a dare un'occhiata. Voi che ne dite?"
Sono toni seri quelli che mantengo ed un poco cupi

Scuote il capo con rassegnazione, povero professore, i ragazzini di quell'età possono essere turbolenti ma così menzogneri... Osserva i marmocchi che stanno tenendo le banconote con gli occhi sgranati. Spera solo che non li spendano in sciocchezze. "Andiamo al cimitero, forse lì troveremo dei segni del loro passaggio" dice sospirando, rivolgendosi ai suoi amici.

Osserva affascinato il cimitero, ma maggiormente la fortezza. La brezza marina si sente fin qui in questa giornata ottobrina. Si chiude il cappotto e si sistema meglio il cappello affinché non svolazzi via. "Non pensavo che la nostra indagine ci portasse in questi luoghi abbandonati. Cerchiamo qualche indizio, amici." Si guarda intorno, aguzzando occhi e orecchie, cercando di captare rumori, suoni, voci cristalline di bimbi, traccia nel terreno, qualsiasi cosa possa fargli pensare che in questo luogo abbandonato, sia passato qualcuno recentemente.

Ser Charles si avvicina, facendo appello alle sue conoscenze per valutare la buca e la lapide.
Smuove un poco il terreno con la punta del suo bastone, quella accumulata e quella oltre l'orlo del buco. Appare mossa di recente?
Ne valuta la profondità, compatibile certo con una tomba. Una esumazione, forse?

Io invece mi guardo attorno con fare molto circospetto e dico
"state ben attenti a dove mettete i piedi miei signori. Potremmo trovare qualche traccia"
Quindi inizio un percorso circolare a spirale, partendo ovviamente da lontano ed il cui centro ovviamente è la buca e la tomba aperta. Con lo sguardo cerco freneticamente abiti od impronte che potrebbero essere riconducibili ai bambini, macchie di sangue relativamente fresco(ovviamente sé incrostato da anni lascio perdere), e qualsiasi cosa che mi permetta di capire che i due nipoti del professore siano effettivamente stati qui.

Alla vista della buca il sesto senso e mezzo di Italo inizia a vibrare "Dal cercare i due ragazzini mi sembra che ci stiamo spingendo alla ricerca di qualcosa d'altro e se le due cose fossero collegate ho come la sensazione che ci sia qualcosa di veramente grosso in ballo. Parto però da una cosa che mi pare ovvia: chi è intervenuto sul sito ha asportato qualcosa. Vediamo se ci sono tracce di trascinamento? E cerchiamo prove della presenza in loco dei ragazzi. Caspita mi sa che Roberto e Filippo hanno visto qualcosa che non avrebbero dovuto vedere. Servirebbe una scala per entrare nella buca o almeno una corda...magari sul fondo troviamo qualcosa, meglio non tralasciare nessuna pista".

Intanto cerco di analizzare visivamente la buca.

Cerca di trovare indizi nei pressi della buca