Atto I - L'inizio della Fine

Finisco il mio caffè, un vero caffè italiano, un po' troppo forte per i miei gusti, e mi alzo da tavola
signori, ecco finalmente una ragionevole possibilità di trovare qualche informazione.....vorrei andare immediatamente al circolo ufficiali

La notte è passata relativamente tranquilla, anche se con mille pensieri in testa, e una certa preoccupazione per i due fanciulli. Stanno passando troppi giorni dalla loro sparizione... Ora è al tavolo con gli altri a far colazione. Per la prima volta da quando è giunto per dare una mano al professore ci sono varie piste da seguire, è confortante ma allo stesso tempo preoccupante, ci sono di mezzo sia le forze dell'ordine che la Chiesa. Spera solo che non abbiano insabbiato tutto in caso i due bambini siano coinvolti... Ma sono solo pensieri negativi. Reagisce con un sorriso forzato alle parole del caro vecchio amico Charles, dopo aver finito di sorseggiare il suo caffé lungo "Sì, meglio andare al Circolo. Vi ringrazio Professore dice con un cenno del capo.

"Beh siamo arrivati" dice ai suoi amici con un accenno di fiatone. Ma la camminata è stata rigenerante per certi aspetti. "Spero solo che grazie alla telefonata del professore saranno ben disposti a darci il loro parere o i loro pensieri sulla vicenda..."

Mi avvicino al cancello pedonale, osservo se vi sia un campanello o piuttosto un sorvegliante all'ingresso a cui dare segno della nostra presenza.
E mentre guardo provo a spingere lievemente il cancello: forse è aperto.

"Buongiorno a lei, abbiamo un appuntamento con il colonnello Scattanti, può controllare..." interviene Giovanni con un sorriso smagliante alzando la testa verso il giovane soldato.

Alle spalle di Giovanni assumo un'aria molto inglese e piuttosto rigida, quella di chi si aspetta di essere atteso.
Sistemo meglio la spilla con lo stemma di famiglia sul bavero della giacca (ben poca cosa, nella mia lontana Patria... Ma qui forse non lo sanno) e appoggio le mani compostamente sul bastone da passeggio

buongiorno Colonnello... La ringraziamo per la sua disponibilità. Siamo amici del prof Mariani... È molto provato dalla scomparsa dei nipoti.
Mi accomodò ringraziando ancora con un cenno del capo
prenderò un te... L'Espresso italiano è troppo intenso per noi di oltremanica. Il mio nome è Charles Winston, immagino sappia già di noi, aggiungo glissando sul titolo.

Durante il tragitto verso il ristorante, Giovanni ha cercato di osservare come si comportavano i soldati all'interno del giardino e della sala ristorante, se erano tranquilli o agitati e, soprattutto, se qualcuno di loro indugiava di più con lo sguardo verso il suo gruppo. "Buongiorno a lei Colonnello, mi chiamo Giovanni Ponzi, sono un conoscente del professore Mariani. E gradirei un caffè, grazie" dice presentandosi all'ufficiale dopo essersi tolto cappello e cappotto, e sedendosi al tavolo.

bene Colonnello.... Mariani teme che le indagini siano state un po'... Frettolose. In parte perché è coinvolto, in parte perché effettivamente sono avvenuti molti fatti rilevanti per la città negli stessi giorni, e le forze di polizia non sono infinite
Medito sulle prossime parole, il clima in Italia è piacevole per il meteo, non quando tocca la politica
sembra che i due monelli giocassero spesso nei pressi della Fortezza, una costruzione interessante! potrebbero aver visto o sentito qualcosa in merito alla recente esplosione... O essersi infilato in qualche buco ed essere intrappolati...

Dopo aver ringraziato la gentilezza del colonello, mi accomodo dove mi è stato indicato e resto in silenzio mentre i miei amici fanno le domande. Di tanto in tanto mi guardo intorno e cerco di capire se qualcuno ci sta osservando.
Poi prendo fuori il mio taccuino ed una matita, che ho sempre nella giacca ed accavallo le gambe, così da essere pronto a prendere appunti

cosa potete dirci di quella esplosione? Siete usciti a controllare, immagino... Le vostre sentinelle hanno visto qualcosa, o visto i ragazzi parlare con qualcuno noi giorni precedenti?

Prendo parola dopo diversi minuti in cui sono rimasto in silenzio
"Signore. Siete un uomo esperto dell'esercito, quindi credo siate in grado di valutare se l'esplosione fosse stata pensata per fare delle eventuali vittime o solo per portare alla luce qualcosa di sotterrato, che ne pensate, signore?"
I miei toni sono quelli di un ex militare, quindi sono assertivi e rispettosi verso chi mi sarebbe di molto superiore in grado
"vedete colonnello, la mia supposizione è che l'esplosione possa essere stata usata per aprire qualcosa di sigillato, e che ciò che poteva esser preso, sia stato prelevato nei giorni successivi e magari i nipoti del professore si sono imbattuti in qualcosa che forse non avrebbero dovuto vedere. Inoltre le chiedo, i soldati della base non sono tenuti a sorvegliare l'adiacente cimitero oppure non rientra nelle vostre competenze?"
Il tono rispettoso e fermo permane, voglio essere sicuro che Scattani capisca che ha un ex militare davanti a se

Alle parole del Colonnello ritorno col pensiero a quello che avevo ipotizzato, ovvero che l'esplosione possa essere servita a chiudere un passaggio verso il sottosuolo. Se non fossimo impegnati nella ricerca dei ragazzini che restano la nostra priorità, sarei dell'idea di trovare qualcuno che possa scavare nel punto dell'esplosione per vedere cosa c'è sotto ai detriti. Mi riservo comunque di parlare con i miei compagni più tardi quando saremo tra di noi...

"Colonnello, è nostra intenzione aiutare l'amico Carlo Mariani a fare luce sul mistero della scomparsa dei suoi adorati nipoti. Lei da conoscitore della zona e dell'ambiente di Ancona, ha un consiglio da darci? A proposito dell'uomo corpulento, il suo sottoposto potrebbe essere disponibile in caserma a farci un resoconto di tale avvistamento?"