Nella sontuosa sala della villa della Contessina Onorata Frescobaldi, mi muovo con disinvoltura tra gli ospiti, sfruttando l'esperienza acquisita negli anni trascorsi a Roma. Lì, avevo imparato a muovermi tra le élite culturali, osservando i visitatori delle mostre d'arte e dei teatri. Non provenendo da una famiglia benestante, ho dovuto apprendere come simulare eleganza e classe, e ora applico queste conoscenze, sperando di aiutare un amico in difficoltà.
Accetto il suggerimento di Charles e, dopo aver preso un bicchiere di vino dal tavolo delle bevande, scambio un cenno di intesa con Italo e inizio a passeggiare per la sala. Il mio interesse per le opere d'arte è sincero e profondo, e mi avvicino a gruppi di ospiti impegnati in discussioni artistiche, cercando l'occasione di inserirmi con commenti informati e pertinenti.
Mentre ascolto, sono attento anche a raccogliere informazioni utili per la nostra indagine. Esamino le opere d'arte alla ricerca di temi che potrebbero collegarsi alle stranezze menzionate da Ubertino e dal cappellano. Dedico una particolare attenzione, ma non esclusiva, a rappresentazioni di demoni, draghi e scene di danze al suono di flauti, cercando collegamenti e indizi nascosti tra i dettagli artistici.