Atto I - L'inizio della Fine

"indubbiamente a questo punto meglio proseguire verso est e il monte Cardeto. Ah! Ho memorizzato il tombino che abbiamo appena passato, avrei voluto fare capolino per prendere una boccata d'aria ma meglio evitare.... Giovanni scusa, prova a fare luce verso terra, vediamo se si scorgono delle impronte, non vorrei che tutta questa fatica si trasformi in una nostra inutile gita fognaria."

Durante il nostro girovagare, rimango in allerta, attento alle indicazioni di Italo. Alla richiesta di Italo di illuminare il terreno, abbasso la lanterna per cercare tracce o impronte che potrebbero indicare il passaggio di qualcuno di recente.

"D'accordo, Italo," rispondo, scrutando attentamente il terreno fangoso alla ricerca di segni distintivi. Passato un altro tombino, proseguo per qualche metro e poi mi fermo, ponderando le nostre opzioni. "Amici, forse dovremmo considerare di tornare ad uno dei tombini che abbiamo visto, e uscire per un attimo per vedere in che parte di Ancona siamo finiti. Che dite?"

"dico che ho bisogno di una benedetta boccata d’aria, torniamo indietro degli ultimi dieci metri e sbirciamo fuori" mi sposto subito sotto il tombino e mi metto in ascolto di eventuali rumori esterni e poi cerco i pioli nel muro per salire in superficie.

Con un’espressione perplessa, noto una simile confusione sui volti di Charles e Italo. "Mi aspettavo che fossimo molto più vicini al Monte Cardeto," ammetto, sorpreso dalla nostra attuale posizione a sud-est di Ancona.

"Non so voi, ma non mi aspettavo di finire in questa direzione da dove abbiamo iniziato. E chiaramente non è il momento né il luogo per continuare a cercare senza una guida affidabile," aggiungo, cercando conferma negli sguardi dei miei compari. Il freddo della notte inizia a farsi sentire, e la fatica dell’esplorazione si fa sempre più evidente.

Con un sospiro di rassegnazione, propongo, "Penso che per stasera abbiamo fatto abbastanza. Torniamo a casa del Dottor Mariani, ci facciamo un buon bagno e cerchiamo di riposare. Domani potremmo pensare a come muoverci, magari con l'aiuto di Ubertino o qualcuno che conosca meglio questi labirinti sotto la città."

Non appena ricevo l'approvazione dai miei compagni, guido il gruppo a ritirarsi dai cunicoli, lasciando dietro di noi l'aria fredda e il fetore delle fogne.

Il mattino seguente, dopo una colazione rigenerante, mi avvicino all'amico, il professor Mariani, per discutere i piani della giornata. "Oggi abbiamo in programma di incontrare una persona al Caffè Centrale ad Ancona, si e' firmato con 'MR' in un biglietto passatoci durante la serata a casa della deliziosa Contessa Frescobaldi. Sai dove si trova il Caffè Centrale? E secondo te, è un posto adatto per avere incontri discreti?"

Prima che Mariani mi possa rispondere, aggiungo: "C'e' qualcuno conosciuto in citta con le iniziali 'M.R.'? Qualcuno che possa essere tra gli invitati a queste serate eleganti. Questo uomo si e' fatto vedere da Italo, ma non si è fatto avvicinare, quindi non abbiamo molti dettagli."

"Si, in effetti l'ho notato solo dopo che mi è stato consegnato il messaggio. La situazione piuttosto furtiva non ha permesso le presentazioni e non ci è stato, forse volutamente, presentato. Comunque era lo stesso tipo che ci ha seguito mentre ci recavamo al porto" e gli descrivo i connotati della persona. Sono un giornalista abituato a notare i dettagli e credo di averglielo descritto bene. "vi ricorda per caso qualcuno, professore?"

Bevo il mio caffè con calma, meditando sulle disavventure della notte e sull'inquietante incontro con Ferrante, e ascolto lo scambio di opinioni tra Italo e Giovanni.
oltre al nostro uomo misterioso, c'era una specie di guardaspalle di Ferrante. Un uomo losco e tatuato, che non passa inosservato. Sa chi è, professore?
Aggiungo la mia domanda a quelle fatte a Mariani

Dopo aver ottenuto le informazioni necessarie dal professor Mariani, rassicuro l'amico che stiamo facendo dei progressi, e l'incontro di questa mattina con M.R. potrebbe aggiungere qualche importante tassello.

Rivolgendosi ai miei compagni, verifico se abbiano ulteriori domande per il professore. Poi suggerisco di partire presto per l'appuntamento: "Bene, allora, prepariamoci a lasciare la casa e dirigiamoci verso il Caffè Centrale, e se arriveremo in anticipo rispetto all'orario dell'appuntamento, potremo fare un breve sopralluogo dell'area per assicurarci che tutto sia sicuro."

"non perdiamo altro tempo e mettiamoci in marcia per arrivare prima del nostro MR, speriamo ci porti buone nuove interessanti" rispondo a Giovanni mentre mi infilo il soprabito e cappello.

Sorpreso ma composto, ascolto mentre Rossi si presenta e mi rivolgo a lui con una domanda diretta. "Signor Rossi, grazie per averci incontrato. Potrebbe spiegare cosa vuole la vostra Organizzazione da noi? Siamo semplici cittadini e non capisco come potremmo essere di interesse per voi e i vostri superiori." Cerco di mantenere una facciata calma e neutrale, anche se internamente mi sento teso per l'imprevista rivelazione e ansioso di comprendere le vere intenzioni dietro questo incontro.

Dissimulo la sorpresa dietro una maschera di imperturbabilità britannica, e mi limito ad una alzata di sopracciglio, ed aggiustare la spilla con lo stemma di famiglia, a ricordare che resto un suddito e sotto la tutela della Corona
come ha ben detto il mio amico, siamo semplici cittadini. Sono sorpreso della attenzione che abbiamo suscitato, e non solo ieri sera. faccio ina breve pausa e poi aggiungo come possiamo esservi di aiuto?

Dopo tali rivelazioni inaspettate, è un po' impossibile fare finta di nulla. Quindi mi butto allo scoperto "ah quindi ci avete salvato la vita.... Questa sembra la bella notizia che serve per indorare una pillola fastidiosa.... Vorrete scusare la franchezza delle mie affermazioni ma credo che se un'organizzazione segreta come la vostra è arrivata a condividere delle informazioni così importanti, è perché avete bisogno di noi. Quindi diteci esattamente cosa vi aspettate da noi... Tutto questo non è un favore che l'OVRA ci sta facendo tanto per essere gentile.... Avete bisogno di noi perché siete in difficoltà forse? Davvero? Siamo dei semplici cittadini e sicuramente non siamo degli elementi perturbatori in grado di infangare il buon nome del partito a cui io stesso, come immagino saprete, tengo molto anche per ragioni professionali. Inoltre garantisco, anche per i miei compagni, che ci troviamo ad Ancona esclusivamente per aiutare il prof. Mariani a riabbracciare i suoi nipoti e mi sembra che vi state approfittando di questa situazione."