Accetto il biglietto con il numero di telefono dalle mani di Rossi. Scambio con l'agente uno sguardo di riconoscimento, per quanto ha fatto, nonostante le nostre riserve iniziali. Con un leggero cenno del capo, faccio capire di aver compreso e apprezzato il gesto. Poi, mentre Rossi si dirige verso l’auto, faccio un rapido saluto con la mano.
Quando la macchina si allontana, entro in casa di Mariani chiudendo la porta dietro di me. Una volte entrato, mi lascio avvolgere dal silenzio per un attimo. Ma non è questo il momento di fermarsi a riflettere. Non ora. "Professore, faccia riposare il piccolo Roberto. Lauren, ti va di rimanere con lui?" chiedo, cercando di infondere una certa serenità.
Quando il professore finalmente si riunisce a Charles, Italo, e me, non perdo tempo e comincio a parlare: "Quello che è successo ai bambini… non abbiamo parole per descrivere l'incubo in cui si sono trovati, e i crimini orribili che hanno visto, crimini frutto della follia di Ferrante. Roberto e' testimone di qualcosa che potrebbe distruggere la reputazione di quel mostro."
Prende un respiro profondo, guardando uno a uno i miei compagni. Non è il momento di entrare nei particolari più crudi e scioccanti, e non è nemmeno giusto farlo con Mariani. Il vecchio professore ha già sofferto abbastanza.