Sep 16, 2023 10:37 am
Rokugan è un giappone fantasy che mescola diverse culture orientali.
La società vive ancora su alcuni presupposti storici, anche se non sono più leggi ma usanze. Dopo l’apertura all’estero, la società è un misto tra tradizione e modernità.
Ancora vigono una sorta di caste, soprattutto la distinzione tra persone comuni (heimin) e samurai. Esiste ancora l’Imperatore, che però mantiene solo un ruolo nominale (il paese è una monarchia costituzionale), anche se fondamentale perché può nominare i samurai e indicare le aziende a lui favorite.
I samurai più che guerrieri sono diventati lavoratori: essi entrano in un’azienda e ne prendono il cognome, cambiando di fatto famiglia. Perdere il lavoro significa diventare Ronin, un paria.
Il samurai continua a portare un daisho (katana e wakizashi, le spade lunghe e corte) e ci si aspetta che si comporti secondo le regole dell’onore, rispettandone i sette principi: Onestà e Giustizia, Eroico Coraggio, Compassione, Gentile Cortesia, Completa Sincerità, Onore, Dovere e Lealtà.
Esistono anche i monaci, che non fanno parte del sistema della caste ma vivono al loro margine, dedicando la loro vita all’ascetismo e alla gestione della religione.
La religione è un misto di venerazione degli spiriti (i kami) e degli antenati e una sorta di buddismo iniziato dal profeta Shisei.
Esiste anche la magia, perché i kami sono reali e hanno potere di alterare la realtà, basata sui cinque elementi del fuoco, acqua, aria, terra e vuoto. Alcuni uomini, detti shugenja, sono in grado di comunicare con loro e chiedergli favori, così da poter esercitare la magia. Gli shugenja sono tutti samurai.
Purtroppo esiste anche il male, Sotto forma di una corruzione magica che prende il nome di Taint e infetta chi si comporti male. Questa energia è emanazione dell’antico dio del male Fu Leng. Da essa emanano anche tutti i tipi di creature, da piccoli bakemon (goblin) ai grandi demoni (oni).
La tecnologia somiglia molto a quella cyberpunk, anche se le modifiche cibernetiche sono poco comuni perché il sangue è visto come una cosa corrotta, dato che la magia del male si basa su di essa.
Esiste una rete globale in realtà virtuale, a cui si accede (anche) tramite connessione diretta al cervello, con la coscienza del navigante che entra nel mondo virtuale.
La capitale, sita al posto di Tokyo, si chiama Otosan Uchi, ed è una megalopoli di centi milioni di abitanti.
Il vecchio Rokugan era diviso in clan, sette principali più altri minori.
La divisione rimane a livello ideologico, dato che quasi tutti simpatizzano per uno di questi e si allineano allo stile di vita che propone, e le aziende prendono il nome dalle antiche famiglie che facevano parte di uno dei clan. I clan diventano anche i partiti in parlamento.
I clan sono:
Crab
I protettori di Rokugan, solidi e pratici, sono poliziotti, costruttori di macchinari, tecnologia pesante e armi.
Crane
Cortigiani, aristocratici, artigiani e artisti, anche nell’arte del duello rituale. L'estetica e lo status sono fondamentali, gestiscono la magistratura e i ministeri.
Dragon
Solitari e misteriosi, sempre in cerca dell’illuminazione, innovatori e all’avanguardia, dalla tecnologia alla filosofia. Abilissimi nell’informatica, indipendenti e liberi pensatori. Sono anche investigatori, e spesso hanno un datajack per connettersi alla Rete.
Lion
I più marziali, rigidi e onorevoli, gestiscono l’esercito, ma hanno anche il compito di portare la gloria dell’impero per il mondo, quindi sono attori, sportivi, giornalisti e musicisti.
Phoenix
Pacifisti e dediti alla magia, hanno le scuole e i registri in cui ogni shugenja deve essere registrato. Appaiono disinteressati e sornioni, ma sono profondi osservatori e studiosi.
Scorpion
Si sacrificano a portare a termine tutti i compiti oscuri e disonorevoli necessari per il benessere dell’impero e dell’Imperatore. Abili a nascondere e non apparire, ma sempre vigili e presenti, sono spie, avvocati, diplomatici, venditori e banchieri.
Unicorn
Viaggiatori e esterofili, amanti della velocità, con usanze peculiari. Pratici, curiosi e simpatizzanti del popolo, gestiscono i trasporti imperiali.
Imperiali
Alcune società e organizzazioni lavorano per l’impero o l’Imperatore, nei quartieri imperiali della capitale. Solo i migliori samurai possono entrare in queste aziende, che si occupano della difesa dell’Imperatore, di diplomazia, giustizia e altro.
Clan minori
Alcune aziende si consociano in filosofie di vita condivise, o magari sono tanto importanti da avere identità proprie. L’aviazione e la marina militare sono alcuni esempi.
Monaci
Anche i monaci hanno aziende loro, che portano avanti le chiese e i templi, l’assistenza ospedaliera, l’educazione e il fitness.
Indipendenti
Alcune aziende o individui rimangono indipendenti, per scelta o perché gaijin (straniere) o perché si occupano di cose indesiderabili per tutti i clan maggiori. Sono sempre Ronin, ma quando lo sono per scelta vengono visti meglio dei Ronin per disonore. L’azienda indipendente di gran lunga più importante è la Iuchiban Unlimited, l’azienda di Mr. Iuchiban, un personaggio controverso e spesso associato a malavita e corruzione, ma tanto potente da essere diventato un intoccabile.
La società vive ancora su alcuni presupposti storici, anche se non sono più leggi ma usanze. Dopo l’apertura all’estero, la società è un misto tra tradizione e modernità.
Ancora vigono una sorta di caste, soprattutto la distinzione tra persone comuni (heimin) e samurai. Esiste ancora l’Imperatore, che però mantiene solo un ruolo nominale (il paese è una monarchia costituzionale), anche se fondamentale perché può nominare i samurai e indicare le aziende a lui favorite.
I samurai più che guerrieri sono diventati lavoratori: essi entrano in un’azienda e ne prendono il cognome, cambiando di fatto famiglia. Perdere il lavoro significa diventare Ronin, un paria.
Il samurai continua a portare un daisho (katana e wakizashi, le spade lunghe e corte) e ci si aspetta che si comporti secondo le regole dell’onore, rispettandone i sette principi: Onestà e Giustizia, Eroico Coraggio, Compassione, Gentile Cortesia, Completa Sincerità, Onore, Dovere e Lealtà.
Esistono anche i monaci, che non fanno parte del sistema della caste ma vivono al loro margine, dedicando la loro vita all’ascetismo e alla gestione della religione.
La religione è un misto di venerazione degli spiriti (i kami) e degli antenati e una sorta di buddismo iniziato dal profeta Shisei.
Esiste anche la magia, perché i kami sono reali e hanno potere di alterare la realtà, basata sui cinque elementi del fuoco, acqua, aria, terra e vuoto. Alcuni uomini, detti shugenja, sono in grado di comunicare con loro e chiedergli favori, così da poter esercitare la magia. Gli shugenja sono tutti samurai.
Purtroppo esiste anche il male, Sotto forma di una corruzione magica che prende il nome di Taint e infetta chi si comporti male. Questa energia è emanazione dell’antico dio del male Fu Leng. Da essa emanano anche tutti i tipi di creature, da piccoli bakemon (goblin) ai grandi demoni (oni).
La tecnologia somiglia molto a quella cyberpunk, anche se le modifiche cibernetiche sono poco comuni perché il sangue è visto come una cosa corrotta, dato che la magia del male si basa su di essa.
Esiste una rete globale in realtà virtuale, a cui si accede (anche) tramite connessione diretta al cervello, con la coscienza del navigante che entra nel mondo virtuale.
La capitale, sita al posto di Tokyo, si chiama Otosan Uchi, ed è una megalopoli di centi milioni di abitanti.
Il vecchio Rokugan era diviso in clan, sette principali più altri minori.
La divisione rimane a livello ideologico, dato che quasi tutti simpatizzano per uno di questi e si allineano allo stile di vita che propone, e le aziende prendono il nome dalle antiche famiglie che facevano parte di uno dei clan. I clan diventano anche i partiti in parlamento.
I clan sono:
Crab
I protettori di Rokugan, solidi e pratici, sono poliziotti, costruttori di macchinari, tecnologia pesante e armi.
Crane
Cortigiani, aristocratici, artigiani e artisti, anche nell’arte del duello rituale. L'estetica e lo status sono fondamentali, gestiscono la magistratura e i ministeri.
Dragon
Solitari e misteriosi, sempre in cerca dell’illuminazione, innovatori e all’avanguardia, dalla tecnologia alla filosofia. Abilissimi nell’informatica, indipendenti e liberi pensatori. Sono anche investigatori, e spesso hanno un datajack per connettersi alla Rete.
Lion
I più marziali, rigidi e onorevoli, gestiscono l’esercito, ma hanno anche il compito di portare la gloria dell’impero per il mondo, quindi sono attori, sportivi, giornalisti e musicisti.
Phoenix
Pacifisti e dediti alla magia, hanno le scuole e i registri in cui ogni shugenja deve essere registrato. Appaiono disinteressati e sornioni, ma sono profondi osservatori e studiosi.
Scorpion
Si sacrificano a portare a termine tutti i compiti oscuri e disonorevoli necessari per il benessere dell’impero e dell’Imperatore. Abili a nascondere e non apparire, ma sempre vigili e presenti, sono spie, avvocati, diplomatici, venditori e banchieri.
Unicorn
Viaggiatori e esterofili, amanti della velocità, con usanze peculiari. Pratici, curiosi e simpatizzanti del popolo, gestiscono i trasporti imperiali.
Imperiali
Alcune società e organizzazioni lavorano per l’impero o l’Imperatore, nei quartieri imperiali della capitale. Solo i migliori samurai possono entrare in queste aziende, che si occupano della difesa dell’Imperatore, di diplomazia, giustizia e altro.
Clan minori
Alcune aziende si consociano in filosofie di vita condivise, o magari sono tanto importanti da avere identità proprie. L’aviazione e la marina militare sono alcuni esempi.
Monaci
Anche i monaci hanno aziende loro, che portano avanti le chiese e i templi, l’assistenza ospedaliera, l’educazione e il fitness.
Indipendenti
Alcune aziende o individui rimangono indipendenti, per scelta o perché gaijin (straniere) o perché si occupano di cose indesiderabili per tutti i clan maggiori. Sono sempre Ronin, ma quando lo sono per scelta vengono visti meglio dei Ronin per disonore. L’azienda indipendente di gran lunga più importante è la Iuchiban Unlimited, l’azienda di Mr. Iuchiban, un personaggio controverso e spesso associato a malavita e corruzione, ma tanto potente da essere diventato un intoccabile.