Capitolo 0: Introduzione

Comincia qui la nostra avventura!

Otosan Uchi, 1 settembre 2050

Il sole belena tra nubi di umidità e fumo nell'estare avanzata.
Illumina a spicchi il giardino intitolato al profeta Shinsei, un'oasi di pace sovrastata da grattaceli di acciaio e vetro azzurro.

Vialetti di ciottoli bianchi e ponticelli di legno suddividono giardinetti di erbe palustri e laghetti cosparsi di nifee e fiori profumati, disosti ad arte dai giadinieri della Kakita Gardening Services Ltd. Siepi e muretti di legno tagliano fuori il rumore del traffico del viale, per quanto possibile.
La statua dorata di Shinsei svetta sul piedistallo al centro del giardino principale, contornato dalla piazzetta con le panchine e i tempietti di pietra a ricordo degli antenati.
Chi per un motivo chi per un altro, vi trovate tutti seduti sulle panchine, a giocare tra gli alberelli o di passaggio.
La vostra attenzione viene attratta da un samurai che si avvicina, con fare deciso.

Matsu Hatori

Si tratta di un samurai Lion, un militare della Matsu Imperial Army, lo riconoscete dai mon-simbolo sul petto del kimono.
Indossa un vestito rigorosamente tradizionale, porta una stuoia sotto il braccio sinistro e stringe la sua katana nella mano destra.
Raggiunge quasi a passo di marcia la base della statua di Shinsei. Piazza la stuoia sull'erba, si ingnocchia e chiude gli occhi, come per meditare.

In quel momento, un'altra persona arriva dal vialetto. Lo sentite perché incespica e lancia una muta imprecazione. Lo sguardo nervoso, la fronte aggrottata.

Hida Shin

Si tratta di un giovane uomo, con la divisa della polizia della Hida Internal Defense Agency: una tuta grigia con un cappellino. Ha in mano una pistola CLAMS a micromissili, che si affretta a infilare dietro i pantaloni, guardando la leggiadria del luogo. Sembra diretto al centro, dove siete voi.

Il Matsu al centro del giardino spalanca gli occhi, sempre fissi sul vuoto. Serra la mascella, e prende la spada da accanto a sé. La stringe con la curva verso il basso, segna di essere pronto al combattimento.

- a voi -

Senza dare troppo nell' occhio avvio la registrazione dal mio drone, un combattimento e sempre un gran spettacolo

La sua attenzione è attratta dai due uomini che si avvicinano e si preparano a combattere.
Controlla che la figlia sia vicino a lui e stia bene, e una volta appurato questo, osserva con circospezione cosa vogliano fare i due contendenti.

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Manami arresta il passeggino di colpo. Era venuta ai giardinetti specificamente per avere un momento di pace, ed ecco che può essere solo un duello si delinea davanti ai suoi occhi. ma quello non è un membro dell'Internal Defense? Dove andremo a finire... zittisce l'entusiasmo di Jimiko con uno sguardo e gira il passeggino su sé stesso, sussurrando a Kyo: "su, andiamo via...non mi piace l'atmosfera qui."

Stava recandosi allo studio si registrazione passando dai giardinetti, potendoselo ancora permettere, quando si imbatte nel possibile duello, riconosce il componente della sua fazione e si rende conto che sicuramente ci sarà di mezzo un qualche affronto, reale o provocato. Senza nulla dire si posiziona su una panca ed intona una vecchia canzone: Sunday Bloody Sunday.
Non è nelle sue corde e si sente

Aisha si siede su una panca, e comincia a cantare, anche se sbaglia il tono e la canzone esce piuttosto strana.

Manami chiama Kyo mentre il drone si solleva.
Il fatto non sfugge al Matsu, che lo segue con lo sguardo mentre si mette in piedi.

Matsu Hatori

Si avvicina a Kyo, arriva a distanza di voce, fa un mezzo ghigno e gli dice: "Bravo, filma, tutti devono sapere."
Poi si gira, guarda in giro e inquadra il poliziotto Hida.

Quello intanto ha raggiunto il limitare della piazzetta, si è guardato intorno e si è avvicinato a Isamu, Mayumi e Kasumi.

Hida Shin

Accenna un inchino e chiede: "Salve, scusate, avete visto una ragazza esile e carina, capelli scuri e lunghi, vestita da scorpion, magari un po' imbronciata?"

Si inchina rapido a sua volta. Si rialza dall'inchino. "Non ricordo di averla vista da queste parti, mi spiace..." ammette l'uomo, e fa spallucce.

Faccio un pollice su all uomo

"Dai mamma, restiamo. E fichissimo"

Kiyoko passeggia distratta, con il pensiero già al domani.
Nella sua testa risuona una canzone che qualcuno sta cantando e proprio durante il ritornello incrocia con gli occhi il ghigno dell’uomo che se ne sta in piedi poco lontano da lei

Scuote la testa, ancora non è famosa nessuno la riconosce, del resto non è riuscita nemmeno a indovinare il tono della canzone. Si alza mestamente avvicinandosi a Kyoko, ma rivolgendosi ad Hatori, il Matsu, fa il saluto dei samurai prima di prendere la parola:
"Scontro in vista? È successo qualcosa di grave? Sono sempre alla ricerca di ispirazioni per scrivere le mie canzoni... E spesso i motivi che possono portare ad un duello sono l'ideale per farlo..."

Le sue labbra si assottigliano, ma non può reguardire Kyo come vorrebbe in presenza del samurai. Imita il suo inchino con reverente sollecitudine, notando con un certo nervosismo che Hattori si è alzato. "No, temo di no...mi scusi, dovremmo per caso andarcene? Ho un figlio piccolo con me, non vorrei che finisse esposto a qualche scena truculenta..." anche se a Kyo non farebbe male farse un idea di come è un duello. un pensiero errante, e non gradito. Come al solito, Manami è divisa tra i ruoli di madre ed educatrice di samurai.

L'anziana signora è seduta curva su una panchina, coperta da quello che sembra un vecchio foulard, più per mascherare la sua corporatura resa esile dall'età che per proteggerla dal freddo.

Tiene in grembo un sacchetto di carta bianca evidentemente pieno di pane visto che ne toglie una manciata scarsa di briciole e la butta agli uccellini che ne banchettano di fronte a lei.

A malapena nota i due armati e con un sincero sorriso sulle labbra sembra rivolgersi a qualcuno seduto accanto a lei anche se sulla panchina non c'è nessun altro.

Kiyoko resta impassibile mentre vede la sorella parlare con il samurai.
Pensa che quello non sia il posto adatto per Kyo ma hanno già parlato più volte in passato e non ha intenzione di riaprire l’argomento proprio in quell’istante

"C'è... c'è altro che posso fare?" domanda l'uomo al samurai. La voce sembra sicura di sé, ma dentro Isamu è abbastanza preoccupato per l'incolumità sua e della figlia.

Mayumi resta vicino al padre, in silenzio a osservare. Sembra abbastanza interessata a vedere un duello dal vivo, visto che non le capita spesso.

Matsu Hatori

Guarda Aisha sempre con il ghigno: "Grave? Putroppo sì. Ma a breve sarà risolta." Poi guarda Manami, torna serio: "Signora, è bene che anche i ragazzi capiscano." E alza gli occhi al drone: "Che tutti sappiano. Ma si prepari a coprirgli gli occhi, se qualche momento fosse troppo crudo." E fa due passi verso Hida Shin.

Hida Shin

China la testa a Isamu: "No, grazie lo stesso..."

Matsu Hatori

Alza il dito verso Shin, e grida: "Hida Shin! Il mio nome è Matsu Hatori, e sono qui per difendere l'onore di Shosuro Shuriko! Per ciò vi sfido a duello!" E mette la mano alla spada, allunga il piede destro e si mette in posizione da iaijutsu, la tecnica dell'estrazione rapida.

Hida Shin

Si gira verso le grida: "Ma che..." Fa un passo avanti, poi resta basito, apre la bocca, e parla con un po' di incertezza: "Ma è matto? Shuriko, non la vedo da dieci anni!"

Matsu Hatori

Digrigna i denti: "Sta forse rifutando un duello d'onore? Si metta in posizione, o non avrò pietà!" E fa un passo avanti, strisciando i sandali sulla sabbia del sentiero.

Hida Shin

Rimane immobile: "Ma è serio? Non siamo più nell'ottocento! La smetta e parliamo. Se è in grado. Cosa le ha raccontato quella scorpioncella?"

Matsu Hatori

Avanza ancora, è a quattro metri: "Ultimo avvertimento, prenda la katana!"

Kiyoko è impietrita, visto che la sorella non accenna a muoversi vorrebbe tanto prendere Kyo e portarlo via ma è rapita dalla veemenza dei movimenti del samurai e non può che restare con lo sguardo incollato sulla katana.

Non capisco il senso della scena, sembra scemo anche a me questo samurai

Un ghigno, le mani corrono veloci sul pad e una voce sintetica esce dal drone

"La vittoria di oggi e del tuo io di ieri, quella di domani sarà di un uomo inferiore

Il drone poi oscilla e continua ad inquadrare la scena