Capitolo 1: chi ha paura del Ronin?

Ricevuti i dati provo ad analizzarli sulla base delle cose che già sappiamo


+2 investigatore

Mi ero perso quel post, certo mi allontano. Rimane valido che poi guardo quello che ha portato fuori Kaede

[CASERMA MATSU]
Mentre ti inginocchi non noti nulla sul suo collo.
Percepisci che ti ha notato, ma rimane impassibile, in piena meditazione, per diversi minuti.

Analizzi i dati, ma confermi solo quello che già si intuiva. Se non altro sei sicuro che non c'è altro di notevole.

Attende l'esito da parte del compare hacker. Quando lo verrà a sapere, sospirerà delusa "Dannazione... ho sprecato del tempo"

Attende qualche minuto per vedere se il Matsu termina la sua meditazione, poi con molta calma dice:
"Buongiorno, Hatori San, mi spiace rubare tempo alla tua pausa, ed ancora di più interrompere la tua meditazione
Sfortunatamente il nostro primo incontro ha avuto degli strascichi che hanno spinto le alte sfere a impormi di rimandare tutti, o quasi, gli impegni con la Ikoma fino a quando non si conclude la faccenda della tua sfida con Shin..."
Sorride per poi dire:
"A dirla tutta non mi dispiacerebbe, anche, allenarmi con te, ma l'onore va posto prima di tutti i miei interessi e vezzi personali..."

[CASERMA MATSU]

Matsu Hatori

Attende qualche secondo, ma noti il respiro diventare più rapido.
Poi apre gli occhi e ti guarda: "Onore... pronunciA questa parola con leggerezza." Ha calcato sulla A in modo marcato. "Onore... non LE sembra che praticare il kenjetsu faccia parte del nostro dovere? Dovere e onore non sono in fondo la stessa cosa?"

Quando guardi i dati insieme a Takamori, qualcosa ti salta all'occhio: infatti nelle sue ricerche ha trovato casualmente un'immagine di Ronin Hitoma, il direttore sanitario della clinica:

E il suo volto, unito al nome, ti dice qualcosa. Infatti quel volto lo associ a un Hitoma che hai visto quando studiavi all'ospedale Kuni. Ti risulta fosse un medico, l'hai visto con i mon Kuni, solo qualche volta, ma l'hai presente.

Rivolta all'hacker che l'ha aiutato "Quest'uomo... lo conoscevo. Era un medico che ho visto con noi Kuni qualche volta" torna a guardare i dati "Chissà che ci fa qui..."

potrebbe essere una coincid nza a nostro favore, potresti contattarlo con la scusa di averlo notato all ospedale

Percepisce il tono di Hatori come un rimprovero, con tono contrito, ma deciso, risponde:
"Sono pienamente d'accordo, ma se mi son guadagnata questa Katana soltanto con il mio impegno, qualcosa vorrà dire, non certo che pronuncio la parola 'onore' con leggerezza. Per quanto riguarda il kanjetsu dicevo proprio che mi piacerebbe addestrarmi con Lei..."
Stavolta è la ragazza a porre l'accento sul rispetto volutamente inserito nelle sue parole.
"Non era mia intenzione farLe credere il contrario."
Non aggiunge altro, per poi tornare sul motivo della sua visita:
"Come le dicevo, sono dovuta venire a disturbarla perché le alte sfere Lion, hanno chiesto a me, di chiarire quella faccenda, nonostante 'militi' nella Ikoma Actor and Media Studio, che non avrebbe molto a che fare con una questione come questa: dovrei fare spettacolo, non indagini così delicate ed importanti..."

Matsu Hatori

Si alza di scatto: "Se questo è il suo desiderio, è anche il mio. La prego di seguirmi."
Fa un inchino, piuttosto ridotto, e senza aspettare risposta né guardarti, come si fa con una persona di livello in qualche modo inferiore, si avvia verso la caserma. Ma in qualche modo risponde: "E cosa vorrebbero sapere queste generiche alte sfere, sulla faccenda?"

"Sì, sempre ammesso che sia ancora in giro..." Kaede scruta la sua agenda per vedere se ha ancora il contatto di questo soggetto.
Se dovesse riuscire a trovarlo, cercherebbe di telefonargli. Altrimenti cercherebbe su Internet.
Lo sguardo va nelle piccole pagine in carta riciclata mentre le sfoglia.

Sorpresa dell'invito di Hatori si alza a sua volta affrettandosi a seguirlo. In risposta alla sua domanda si aggiusta i capelli legandoseli in una treccia e dice:
"Le alte sfere, che siano i Lions o gli Ikoma vogliono che si chiarisca la faccenda per cui un samurai ha agito in quel modo in uno scontro d'onore. I media chiamano lo scandalo, i commenti inneggiano al licenziamento: lo vogliono Ronin, ma prima di qualunque decisione vogliono vederci chiaro... Sono certi che ci sia sotto qualcosa di molto più grave."
Si interrompe, incerta come proseguire, ma alla fine chiede:
"A me e ad altri componenti di una squadra è stata data carta bianca per aiutare scoprire questo mistero e poiché io c'ero abbiamo pensato che fossi la più adatta per venire da lei... Mi spiace tanto, ma devo chiederle di spiegarmi, se mi posso permettere, i motivi per cui ha sfidato alla katana Shin, e tutto quello che sa di Shuriko misteriosamente scomparsa dopo il suo ingresso negli Shosuro... Ovviamente prima che diventasse una Agente Segreta o quello che... Era...."

In realtà non l'hai mai conosciuto, l'hai solo visto passare mentre studiavi.
Cercando online però non hai difficoltà a trovarlo.
Attualmente appunto è a capo della clinica.
In effetti risulta essere diventato Ronin alcuni anni fa, licenziandosi dai Kuni per cominciare il lavoro, in sostanza, su quella malattia particolare che la clinica si è specializzata a trattare. Di lui a una prima rapida ricerca non risulta molto: ha studiato dai Kuni, con profitto, è diventato medico e poi ha preso la guida della clinica.
Un percorso non comune, perché soprattutto i Kuni sono abbastanza protettivi dei propri membri, ma se l'avesse fatto per il desiderio di occuparsi di quel male, che in effetti è di difficile cura, potrebbe starci.
Di certo, piuttosto che diventare un monk (la clinica è monk) ha peferito rimanere Ronin.

Matsu Hatori

Marcia mariziale davanti a te. Un sospiro trattenuto. Percepisci fastidio nelle sue parole: "Ho lezione adesso. Mi accompagnerà, e avrà le sue risposte."
Intanto raggiungete la struttura centrale, dove entrate da una porta laterale, non quella dei visitatori.
Due samurai in divisa sull'attenti, si allarmano quando passate la porta a vetri che scorre al vostro passaggio. Ti guardano e quasi si muovono, ma Hatori gli lancia uno sguardo di fuoco e non osano replicare.
Davanti a voi un salone con tavoli e un bancone di un bar, con persone sedute, forse in ricreazione, che vi guardano tra il curioso e il divertito.
Prendete una scala accanto, salite due piani, sbucate in un corridoio con diverse larghe porte di vetro satinato con disegnati i mon Matsu e scritto Dojo 1, 2, 3...
Prendete la prima e vi trovate in una larga palestra, con tatami sul pavimento e attezzi alle pareti e finestrone.
Inginocchiati in perfetto quadrato una ventina di ragazzi, appena maggiorenni, in posa impeccabile, con un kimino bianco e cinture bianche, e un bokken davanti.
Appena entrate salutano allunisono con un "Hai, sensei!" E chinandosi fino a toccare il tatami con la fronte.
Hatori china appena la testa e dice: "Questa è Aisha san, samurai Ikoma." ti guarda: "Se la sente di aiutarmi in una dimostrazione?"

Sai che rifiutare ti è consentito, ma agli occhi degli allievi risulteresti poco coraggiosa, e anche a quelli di Hatori. Anche perché hai la netta sensazione abbia una qualche forma di segreto, che lo turba, e in qualche modo ti stia mettendo alla prova. E qui casca l'asino: infatti uno dei precetti del bushido è la sincerità. D'altra parte, se nessuno sa che stai mentendo, dovrai fare i conti solo con te stesso. Per quanto riguarda il duello, ricordi bene le posizioni e il cerimoniale, quindi non temi scivoloni. Anche se ogni sensei ha il suo, non sfigurerai sulle basi.

Sai che rifiutare ti è consentito, ma agli occhi degli allievi risulteresti poco coraggiosa, e anche a quelli di Hatori. Anche perché hai la netta sensazione abbia una qualche forma di segreto, che lo turba, e in qualche modo ti stia mettendo alla prova. E qui casca l'asino: infatti uno dei precetti del bushido è la sincerità. D'altra parte, se nessuno sa che stai mentendo, dovrai fare i conti solo con te stesso. Per quanto riguarda il duello, ricordi bene le posizioni e il cerimoniale, quindi non temi scivoloni. Anche se ogni sensei ha il suo, non sfigurerai sulle basi.