
Il martedì sera le strade sono silenti, a parte oltre l'angolo da dove viene il pulsare ritmico dei bassi di un club hip hop poco più avanti.
Siete stati accolti alla spicciolata alla centrale da un paio di agenti corpulenti con un che di misterioso, che vi hanno accompagnato nella sala interrogatori. Lì avevate appuntamento con Hida Miyano, il capo della stazione, nonché superiore di Hida Shin.
Avete visto il nome di Hida Shin su tutte le notizie degli ultimi giorni: la furia mediatica si è scatenata sul samurai, accusato di aver violato un duello d'onore. Le accuse sono volate ben oltre il legittimo, e c'è addirittura chi inneggia a staccargli la testa.
Miyano vi racconta che gli alti papaveri si sono presi a cuore il caso, e il daimyo Hida in persona ha chiesto di sospendere Shin, in attesa del pronunciamento di una commissione Imperiale, costituita per valutarne la radiazione con disonore.

È finito in un guaio più grosso di lui, che, dopo vent'anni in polizia, vi dico che puzza di marcio.
Così ho pensato di formare una piccola squadra di irregolari. Capirete, ufficialmente non posso fare nulla, e se c'è del marcio, non sarebbe il modo migliore di muoversi.
Vi prego di aiutarlo, non merita la radiazione, ma al di là di ciò, temo per la sua incolumità. Vi chiedo questo favore, in cambio sarò per sempre vostro schiavo, e troverò modo di sdebitarmi." Si inchina sulla scrivania fino a battere la fronte sul tavolo, TOC.
Poi tentenna, e continua: "Ovviamente, noi non ci conosciamo. Non vorrete avere due Ronin sulla coscienza, spero."