Capitolo 1: chi ha paura del Ronin?

Allora...
Kaede usa Manipolazione elementale per creare un dardo di fuoco (se è una cosa fattibile) contro l'elementale che l'ha attaccat*. Da fuori si vede Kaede che chiude gli occhi e una forte massa di energia iridescente si concentra nelle sue mani, e poi diventa rossa e caldissima. A questo punto il mago non esita a lanciare il dardo di fuoco contro l'avversario.

Lei si concentra, non si preoccupa degli spiriti più vicini, cercando la fonte del terrore di quei kami minori, cercandola.

Ti concentri, e confermi la tua idea che stiano fuggendo da qualcosa. Infatti percepisci quella forza vuota provenire da davanti a te, da dove provengono gli spiriti.

Percepisci una sottile linea di vuoto, correre lungo le fondamenta, fino dentro la terra, e oltre, dentro un altro vuoto. E da lì disperdersi e venire da molto oltre.
La direzione è quella oltre il muro della Pit accanto al palazzo.

Appena percepisce questo, si precipita, dovesse sfondare a mani nude, per riuscire a risanare il luogo, senza dir moolto, sperando che abbiano inteso che ha capito tramite la meditazione precedente.

Akane stava giusto pensando di chiedere spiegazioni alle due shugenja, ma vedendo Akira iniziare correre, esclama: "Akira-san! Dove-" immediatamente però, il suo acume di investigatrice le suggerisce che la sacerdotessa deve vedere qualcosa che lei non vede, ed agendo di istinto guarda verso Kaede. "Seguiamola." E così dicendo si lancia all'inseguimento di Akira. (Non sono sicura se è il mio turno, ma essenzialmente uso la mia azione per scattare verso Akira!)

Mi sento sperduto, spiriti sono l opposto del mio mondo freddo fatto di dati.

Mi giri verso Akane

"Cosa devo fare?"

(Passo)

La fiammata di Kaede investe uno spirito fatto di fango, che vola indietro, cade e si spiaccica a terra. Ma sembra ancora muversi.

Spiriti

Gli spiriti rimasti vicino a voi continuano a girarvi intorno, cercano di toccarvi, sembra quasi si vogliano aggrappare a voi, o forse tirare a loro, facendo i loro versi.

Vista la situazione, usa ancora Manipolazione elementale e crea un raggio d'acqua da scagliare contro lo spiritello di fango che è ancora in piedi.

Akira e Akane si lanciano di corsa verso il buio.
Il nero le avvolge, ma percepiscono attorno altre presenze, esseri, bagliori, forse sfiorano qualcosa, o qualcosa le lambisce.
Finché, non sbattono contro un muro. È terra. Umida, ma resistente, ben compatta.
Vi girate, e dietro vedete aloni a presenze, sentite suoni e versi, allarmati. Vi si avvicinano, ma non osano raggiungervi. Stanno indietro, impauriti.