Capitolo 2: vuoti lontani

Scuoto la testa, non molto comprensiva:
"Non ci siamo capiti milady..." Sempre con quel tono accondiscendente che in realtà nasconde un po' di disprezzo:
"Quale è il suo compito? Perché è stata ingaggiata? Noi non dobbiamo andare a riempire di piombo assolutamente nessuno, dobbiamo solo scoprire il perché di un determinato gesto andato contro tutti i canoni dell'onore di come noi li conosciamo. Se poi per arrivare al punto servirà sparare saremo pronti a farlo... Al momento non sembrerebbe molto utile la sua presenza."

"Il mio compito e semplicemente trovare il responsabile di questo avvelenamento, della terra e dei cittadini, per questo immagino siamo dalla stessa parte, non ho idea di come questo informatore vi conosca ma questo e tutto, ho bisogno di questo lavoro perche oramai sono al verde ma da sola non riesco perche quello sguardo" ti i dico "quello sguardo e quello che mi aspetto da ogni persona li fuori, non voglio puntare il mio ferro verso innocenti per farmi dare informazioni" dico incrociando le braccia non sembravo una tipa troppo sveglia, quello che dico provo a dirlo nella massima sincerità anche perche in effetti coincideva

Annuisco: "Certo oggi i lavoratori autonomi non hanno vita facile, ma si può fare anche quella..." Mi volto verso Akira, "... Vero?"
Restituisco il telefono a Cecilia e guardo gli altri:
"Interessante, c'è qualcun altro che si preoccupa della salute degli Hinin o forse dei suoi affari... Va bene, va bene, una testa in più può tornare utile, voi che ne pensate?"
Porto lo sguardo all'orologio del telefono ed aggiungo:
"Ho un ultimo appuntamento stasera, se non avete nulla da aggiungere ci aggiorniamo a domani a pranzo, in tarda mattinata vado dalla vecchina, Akira-San ho bisogno delle tue capacità come tramite per gli spiriti, gentilmente renditi reperibile per domani, ci sentiamo per telefono."
Poi dico ad Akane:
"Akane san, da Shin ci possiamo andare nel primo pomeriggio se sei d'accordo. Gli altri cosa vogliono fare?"

Aisha lascia il ristorante, diretta al suo appuntamento con Akodo Tomiko.
Sitrovano ai giardini al centro della città, al limitare dei quartieri imperiali. Sono gli stessi giardini dove è avvenuto il duello (o meglio dove non è avvenuto) tra Hatori e Shin, pochi giorni prima.
La trova kimino da cerimonia militare. Sorridente ma un po' stranita: "Era da anni che non venivo più in un parco."
In effetti, col buio, molti degli avventori sono ragazzi in più o meno effusioni sulle panchine.
Decidono di andare a bere qualcosa in un bas sulla Via Imperiale lì vicino, un posto tranquillo ma più che altro da passeggio, di classe vista la zona.
Parlano del più e del meno, anche se Tomiko porta spesso il discorso sul lavoro.
Aisha le offre di andare a casa sua. Tomiko accetta, anche se un po' titubante.
A casa le offre di guardare un vecchio film gaijin, ma lei obietta che non è tipo da cose smielate, e chiede invece di guardare un vecchio film di guerra sui samurai, dove salta dicontinua tra un duello e un altro, rivedendo le scene più volte.
Aisha capisce che sono abbastanza su un altro piano, e cercando di entrare più in confidenza riesce a farsi dire che la cosa che l'ha colpita di Aisha è la sua abilità, e credeva potesse diventare un buon soldato, per cui voleva convincerla a arruolarsi. Sembra aver avuto qualche fidanzato in gioventù, ma adesso si dichiara in pausa, dato che deve pensare alla carriera.
Aisha decide che per questa volta la serata meglio finisca qui, forse ci vorrà ancora tempo per altro.

(Io sono a posto! Giusto off camera vorrei chiamare la Soshi per sapere se qualcuno lì ha ingaggiato una come Cecilia per aiutare in questo lavoro)

Contatti la Soshi Intelligence and Counterintelligence, per quel che riesci a sapere non risulta alcuna menzione di questa Cecilia, d'altra parte sai che la società è organizzata in cellule che non sanno nulla una dell'altra.
Certo è che non la vedi troppo facile ci si serva di qualcuno al di fuori dell'organizzazione, qualcuno di poco importante o prezioso, s'intende, per giunta gaijin. A meno che non venga usata a sua insaputa. O sia qualcuno di ben più importante di quel che sembra. Ma non appaiono opzioni molto valide.

Aisha cerca della signora, non ci vuole tanto a trovarla perché è finita anche lei nel circo mediatico del duello.
Di prima mattina la va a cercare, la trova in un grattacielo nel quartiere poco distante dal parco.
Si dimostra un po' impaurita, e parla con quacuno che non c'è. Ma alla fine ti da retta.
Ti dice che quei cerotti li conosce perché faceva l'inermiera, sono cerotti medicamentosi, anche se come già avete appurato solo dall'aspetto è impossibile sapere per cosa potrebbero essere stati usati.
Lei li conosceva anche nella versione ad assorbimento rapido, usati in ambito psichiatrico, quando per qualche motivo non si voleva far sapere al paziente di averli addosso. Infatti se applicati nel giusto modo in un luogo non visibile i pazienti non si accorgevano nemmeno di averlo addosso.

La signora ha degli spiriti inquieti solo nel suo cervello, il marito è ormai lontano, in pace.
La sua mente è squilibrata, ma non per influenze esterne, ha solo bisogno di uno psicologo.

Vi ritrovate in un locale a vostro piacere (un benny a chi narra una bella scena) Per organizzarvi: volete andare a trovare Shin?

@ericholzer la mattina, quando controlli le telecamere del palazzo hinin, scopri due registrazioni di moviementi in piena notte, alle 2 e mezza e alle 4. La ripresa è parziale, perché le telecamere sono puntate sul palazzo e la strada che ci arriva si vede solo in parte.
Ma l'immagine è rilevante: si tratta di un camion da trasporto pesante nero con i finestrini oscurati, senza alcuna insegna né targa. Arriva dalla strada, va fino al garage dei macchinari poco lontano e gira per il parcheggio, verso il muro di separazione con la Pit accanto al palazzo. Arrivato lì contro, una pesante paratia in acciaio nel muro della Pit, si scosta e il camion entra. Ne esce di nuovo dopo un dieci minuti, poi ritorna dopo un'ora e via di nuovo.

Nei film, le spie complottano in un angolo del locale, raggruppati attorno a un tavolo convenientemente fuori dalla fiumana; ma Akane ha smesso da tempo di credere a questi miti. Al contrario, spinge il gruppo a prendere un posto ben in mezzo al via vai, e lì si comporta con allegria, ridendo e scherzando con i camerieri. Questo, nella sua esperienza, è la migliore strategia per non essere notati: non cercare di nascondersi.
"Quindi." Dice finalmente coperta dal sottofondo degli altri clienti, facendo tintinnare il ghiaccio nel suo bicchiere. "È ora di un piano concreto. Se diciamo chiaramente chi siamo venuti a visitare non dovrebbero esserci problemi ad entrare, ma è il metodo più vistoso- anche se non è escluso che stiamo già essendo spiati. Dobbiamo fare una scelta tra efficienza e discrezione, temo."

Questa volta ho fatto venire gli altri al 'The Sparkling Diamond' un locale unico nel suo genere. Tutte le tavole sono imbandite come se fosse sempre festa. Per le riunioni private c'è una saletta privata insonorizzata e le tavole sono di un materiale particolare che luccica del riflesso dei lampadari. Alcuni schermi proiettano a ciclo continuo preziosi che aumentano il luccichio della sala principale.
Sorrido ad Akane rispondendole:
"Con tutti quei droni in circolazione è difficile diventare trasparenti, ad ogni modo cerchiamo di mantenere una certa discrezione professionale..."
Verso del vino rosso nel suo bicchiere e del bianco nel mio:
"...Dal nostro amico direi di andarci normalmente tanto ormai ci aspetterà, per il resto evitiamo di spifferare troppo di ciò di cui veniamo a conoscenza, e via."
Racconto dell'incontro con la vecchina e chiedo a Kaede di mettersi in contatto con qualche suo collega psichiatra, sempre alla ricerca di una confezione di questi cerotti ad assorbimento rapido. Poi suggerisco:
"Se non abbiamo altre informazioni utili direi, appena finito il pranzo di andare dal nostro, ma poi abbiamo giocato tutte le carte attualmente a nostra disposizione... Almeno fino al prossimo giro di aggiornamento."

Annuisce leggermente alle parole di Aisha. Potrebbe essere un'ottima Soshi, pensa, ma evita di dirglielo, sapendo quello che la maggioranza dei Leoni pensa della sua azienda. "Sono d'accordo su tutto, ma vorrei aggiungere una proposta: teniamo il nostro amico sotto sorveglianza anche dopo la visita. A questo punto, lui è un testimone chiave, e il colpevole potrebbe visitarlo per finirlo. Tu puoi trovare un modo, nevvero, Takamori-san?" Gli getta un occhiata, alludendo alle sue capacità di hacker.

"Basta che ci sia una rete e una telecamera e impostare una sorveglianza non sarà difficile, ci penso io. Ottima idea"

Quando Takamori ci riferisce del camion, quasi mi si illuminano gli occhi e propongo:
"Interessante, molto interessante..." Faccio un cin con il bicchiere di Akane e suggerisco:
"Takamori San mentre noi andiamo perché non cerchi di ricostruire il percorso del camion nero? Molte strade sono sorvegliate da telecamere e per te non dovrebbe essere un problema darci una sbirciatina.... E se proprio non è possibile potremmo noleggiare un drone per fargli seguire il prossimo carico/scarico, sono abbastanza sicura che ce ne saranno degli altri."
Faccio silenzio qualche minuto mentre bevo il vino bianco, per poi aggiungere:
"Oppure la notte ci è amica e potremmo fare una mini incursione dietro quella paratia, o ancora una semplice visita diurna con qualche scusa banale..."
Poi mi giro verso Cecilia:
"Tu cosa vuoi fare venire con noi..." Indicando Akane e me "...Restare con Takamori..." Indicando il runner "... O ancora indagare in compagnia di Akira e Kaede?" Presentandole di fatto tutto il gruppo.

Mi illumino al suggerimento e l idea e ottima, dovrei averla avuta io cavoli.

Provo ad impostare un sistema di tracking estendendo il reticolo di telecamere partendo dalla mia spia originale.

Ci metto il tempo necessario, seguendo i miei compagni in modo passivo.

Benny

Ti colleghi alla rete, al palazzo Agasha avete diverse risorse recuperate da varie banche dati e lì puoi consultare le mappe delle telecamere cittadine.
Con quella mappa, inizi a seguire il percorso del camion, passando da una telecamera a un'altra.
Fortunatamente, le telecamere sono tante, e se qualcuna ti da qualche problema a violarla, ce ne sono abbastanza con poca sicurezza da seguirlo a sufficenza.
Il camion si muove sulle colline, attraversando la zona industriale nelle sue zone meno frequentate, costeggiando palazzoni e ditte fallite. Percorre un paio di chilometri, muovendosi sempre sul limitare della città, fino a raggiungere uno slum, una zona diroccata e abbandonata, abitata da sbandati, poveri e malavita, fuori dal controllo della società civile.
Lì, le poche telecamere segnate sulla mappa come ancora attive, in realtà non rispondono.
Potrebbero essere state distrutte, ma anche essere passate sotto controllo della Rete Profonda, ma per entrare lì ci vuole più che un giretto rapido. E magari un paio di guardie del corpo netrunner da battaglia.
La cosa ti ha comunque preso una decina di minuti, per saltare tra una camera e l'altra.

A VOI

Trasmetto agli altri la posizione.

in quella zona sono cieco, o troppo povera o rete ben nascosta. Dovremmo andare di persona

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