Capitolo 3: il vuoto dentro

Ti connetti e trovi la zona della Rete dove sono siti gli Array di gestione dei vari sistemi di sicuerezza della zona.
No individui uno, gestito dai Dragon, che sembra controllare una bel pezzo della via, evidentemente diverse palazzine hanno un unico fornitore di sicurezza.
Ti presenti all'ingresso, dove un portone di metallo da tempio ha una testa di drago scolpita.
Quando ti avvicini gli occhi si illuminano e dice:
"Affila il pensiero,
all'interno
del bocciolo chiuso."
Sembra un indovinello, tipico sistema per chiedere password dei Dragon.

Creo un vettore di luce che si protende verso il guardiano

Affina il pensiero,
dentro il bocciolo,
la luce risplende

La risposta nei metadati

Nel momento in cui il vettore di luce raggiunge la porta, la bocca si spalanca e il drago ruggisce, ma dalla sua bocca scaturisce il suono di un allarme. Un tracker scatta fuori dalla bocca e te lo trovo agganciato alla caviglia, sotto forma di una cavigliera dorata piena di chiodi.
Ti hanno beccato, e in pochi istanti arriverà di sicuro la polizia. In più, se ti porti quel coso sapranno chi è stato.

Mentre Aisha torna al suo posto, a prendere la katana e cominciare il duello, il drone dei pompieri fa un giro attorno alla concessionaria poi si abbassa sulla gente, a chiedere cosa è successo.
Intanto, il drone della polizia scatta verso i negozi a lato, accendendo la luce e la sirena, con tutti passanti che si girano a guardare.
In quel momento, un puntino appare per un istante sulla nuca di Aisha, e si sente uno sparo.

Il proiettile impatta la testa di Aisha.

Merda, sembrava semplice

Creo un ologramma che mi riveste per poi disconnettermi lasciando il tracker avvolto alla caviglia dell ologramma.

L ologramma poi si allontanerà veloce.

Roll

Il sesto senso di Aisha le fa scostare la testa quel tanto che basta a far sì che il proiettile rimbalzi via, facendola solo cadere a terra con una goccia fi sangue che scende lungo la tempia.
Aisha si rialza inerme, spazzandosi il sangue dall'occhio.
Questo però fa sì che il panico si diffonda nelle persone intorno, inservienti e infermiere, che cominciano a gridare e fuggire. Solo il dottore, dopo l'iniziale spavento, sembra ricomporsi, con lo sguardo di chi si aspetta il prossimo sia lui.
L'infermiera Ketami resta con lui, gridandogli di fuggire, strattonandolo per il kimono, ma lui se la scrolla via, e quella finisce a terra, piangente.
Anche i numerosi curiosi, ormai qualche decina di persone che pian piano si stavano assiepando, scappano chi più chi meno, tranne un paio di ragazzi che come sempre ci tengono più a filmare che a campare.

Tenti di attivare un mascheramento per poi uscirne lasciando lì il tracker, ma quello resta attaccato alla tua forma reale.
A breve qualche neteunner arriverà a controllare, hai i cicli di clock contati.

Osservo il dottore mentre mi asciugo il sangue colato, recupero l'elmetto e mi rialzo:
"Fa prima a parlare che ad affrontarmi. Sono pronta."
Mi sposto quanto basta per cercare di coprire la mia figura con qualche possibile copertura in attesa di vedere che intenzioni abbiano il dottore e/o il cecchino.

(Okay, sta andando tutto a quel paese...è possibile che Akane abbia sentito da dove viene il suono dello sparo dalla sua posizione?)

Il colpo è venuto da un paio di negozi più a destra. E mentre guardi da quella parte, vedi un tizio vestito di nero, a una quarantina di metri, con tanto di fucile imbracciato, correre via, tra le persone più vicine che scappano e quelle un po' più lontane che indicano e chiamano.
Subito dietro c'è il drone della polizia, che sta scendendo sul tizio.

Akane non esita un secondo; appoggiandosi al muro di un negozio, tira fuori la pistola silenziata e spara un colpo alle gambe dell'uomo in nero, per poi ritirarsi immediatamente dietro l'angolo. (Tiro di sparare)