Vi dirigete al complesso di palazzoni Crane al centro del quartiere, sfilando tra sedi di compagnie di high tech, palazzi di firme di alta moda, giardini di cristallo e acciaio, piazze e parchi con infanti più eleganti di voi e pattuglie di ronda di quartiere in kimono e katana che vi guardano piuttosto male.
Arrivate ai grattacieli riservati ai dipendenti della Kakita Wings of Fashion, quando attraversate la piazza per arrivare agli ascensori un paio di guardiani privati vi fermano e vi identificano tramite i CIP di identificazione, con tanta puzza sotto il naso e molta voglia di mandarvi via.
Vi chiedono chi cercate, chiamano la signorina Kakita Reina e ve la passano.
Dicendo che vi manda Miyano, il capo della polizia, lei chiede alle guardie di farvi passare.
Quelli si scusano dicendo che ci sono stati disordini con facinorosi nei giorni precedenti, e continuano a scrutare Cecilia finché non sparite nell'ascensore, in cui è diffusa musica classica orientale.
Salite fino a settantesimo piano, lungo lo spigolo del grattacielo dal muro di vetro che vi fa sembrare di sollevarvi nel cielo, "volare sulle ali dell'airone", come dice il motto nell'ascensore.
Reina vi accoglie sulla porta.

Kakita Reina
Il sorriso malinconico si spenge preso in uno sguardo un po' assente, e dice solo: "Prego, entrate."
Vi fa strada in un salotto più grande di vostri interi appartamenti, quasi vuoto a parte un divano fatto di cuscini azzurri e blu e un tavolino di vetro basso.
Entrate in una cucina con un tavolo di metallo bianco, a cui è inginocchiato Hida Shin.

Hida Shin
Ha in mano un bicchierino di saké, la bottiglia sul tavolo. L'aspetto è trasandato, vestito solo di un maglione rosso e un paio di braghe larghe grigie.
Vi osserva, lo sguardo un po' stanco: "Salve, allora siete voi. Miyano mi ha avvertito sareste venuti." Fa un sorriso un po' triste: "I miei salvatori."
Reina vi porta altri biccheri, poi si appoggia allo stipite della porta.