Capitolo 2: vuoti lontani

Dovrei averne una immagine ritrovata ai tempi in Rete, ve la giro.

Sui vostri KKR arriva un'immagine.

"Non è da escludere l'opzione che Hattori-san non sia sano di mente: il cerotto medico sulla sua nuca è un indizio rilevante." Mormora in aggiunta, più a sè stessa che ad Aisha. È più concentrata su quello che ha detto Shin. "Ma certo, il Pit...non è una cattiva idea. Anche se quella presenza viene da più lontano, potrebbe servirci da trampolino di lancio." Le sue pupille si illuminano dietro gli occhiali, come sempre quando ha trovato una pista. "Bene. Non le mentirò, Shin-san, la sua situazione non è facile. Le consiglio caldamente si restare qua finché non troviamo il vero colpevole. Non si preoccupi, però: il suo capo non ha intenzione di abbandonarla al linciaggio. E neanche noi." Chiude il quaderno con un gesto deciso, inchinandosi alla coppia.

Guarda Akane e sembra un attimo sollevato, accenna un inchino col capo: "Lo spero. E comunque, vi ringrazio per l'aiuto che mi potrete dare."

Lasciate la casa di Reina, verso la nuova destinazione.

Vi diregente sul confine della città, al limitare dei quartieri Crab, sulle colline.
Ripercorrete la strada fatta dal camion, finché finite sulla via che costeggia lo slum, che ne delinea anche il confine.
Sulla sinistra, scorrate accanto a caseggiati bassi, poveri e scrostati, di appartamenti o piccole fabbriche, con qualche minimarket, locale o negozio. Poveri, ma dignitosi.
Sulla destra, invece, caseggiati più abbandonati che altro, diversi in parte crollati. L'ordine e la pulizia hanno lasciato il posto a mucchi di detriti e spazzatura, molti residui metallici dalla provenienza più o meno identificabile, punteggiati da capannelli di sbandati, da punti di ricovero di senzatetto, lontani dalla vista per non venire identificati, a gruppi di sbandati accampati in garage abbandonati o ex locali, con facce e atteggiamenti da malavitosi, o giovani in cerca di brividi o illegalità.
Raggiungente il punto in cui il camion ha voltato nello slum, per una stradina rotta e dissetata. Ai lati, un mucchio di copertoni e la carcassa di un'auto bruciata e poggiata in verticale contro il palazzo a fianco ne restringono l'accesso. Seduti sui copertoni tre tizi con facce da punk, pelle, borche e capelli colorati, fumano a guardando chi passa.

Quando vi avvicinate, li vedete guardarvi arrivare, fissandovi.

Per tutto il tragitto, Akane tiene la mano vicina alla pistola nascosta nel suo (poco costoso) impermeabile. Non condivide i pregiudizi di molti samurai su questi luoghi, è da qui che viene dopotutto, ma proprio per questo sa anche che la disperazione può spingerti a cose tremende. "Proviamo con questi." Sussurra ai compagni, e poi si avvicina ai tre ceffi con passo sicuro. "Buongiorno. Abbiamo bisogno di un po' informazioni, e voi mi sembrate svegli; ieri avete visto passare su questa strada un camion senza targa? Ve lo chiede anche Hantei." E con questa parole fa apparire tra sue dita una banconota abbastanza sostanziosa, ma non troppo, per non far pensare a questa gente che vale la pena di provare a rapinarla.

Resta a guardare le spalle ad Akane, ma non perde di vista nemmeno i 3 ceffi che hanno davanti.
Attende la reazione degli interpellati, ma pensierosa ritiene che sua più saggio chiedere ai negozi che stanno sempre lì intorno e che quindi possono aver visto più passaggi...

I tre si guardano, poi una ridacchia e ai alza con un sorrisetto.

gang 2

"Hantei! E dove sarebbe Hantei? Forse lei, mia signora. Comunque no, non abbiamo visto camion. Vio ne avete visti?" E ai gira verso gli altri, che fanno di no con la testa.
Ti guarda e alza le spalle.
Senza toccare il denaro.

Akane non batte ciglio. Come Scorpione, è abituata ad essere trattata con disprezzo, anche se non così apertamente. È quasi rinfrescante. "L' Imperatore Hantei", comincia, marcando quest'ultima parola, "osserva ogni angolo del suo Rokugan tramite i suoi umili samurai. E sa ricompensare quelli che lo servono." Più soldi appaiono r spariscono. "D'altra parte, la Sua giustizia è implacabile, e sa mostrarsi duro con coloro che la ostacolano. Ve lo chiedo di nuovo. Siete sicuri di non aver visto un camion passare di qua?"

Facciamo un confronto su Persuasione. Lui però ha un bonus per via di fatti suoi.

OK, persuasione mia:

Ti squadra un attimo, col suo sorriso sarcastico, ma enigmatico. Poi si volta un attimo indietro, valutando la distanza tra voi e gli altri due. Allunga il KKR, avvicinandolo al tuo, e mentre gli trasferisci la tua mazzetta, ti sorride: "Sorella, hai questo bel vestito, ma lo sento da dove vieni, sei una di noi. Ascolta, stai lontana da qui. Roba brutta davvero. Dammi retta." Quasi con tenerezza, allunga la mano e col dorso delle dita ti sfiora appena una guancia.
Si gira e dice ad alta voce: "Sentite, qua non c'è niente e non passa nessuno. Smammate ok?" E torna dagli altri due.

Si metto una mano sulla fronte quasi sconsolata mormorando:
"Ma che c....o di comportamento il suo." Osservando il tizio allontanarsi. Poi a voce più chiara:
"Va bene su, proseguiamo la nostra ricerca, sappiamo quello che abbiamo visto, troveremo qualcuno meno enigmatico... " alzando ancora un po' la voce:
"Come se non sapessimo CHI c'è dietro..."
Tornando ad un timbro di voce neutrale aggiungo:
"Possiamo chiedere ai negozietti o proseguire verso l'interno, ma viste le facce degli altri opterei per la prima... Ma con la certezza che dovremo cercare oltre quei copertoni abbandonati."

Akane non risponde subito, fissando la schiena della gangster. Non importa quanto elegantemente si vesta o quanto forbitamente parli, non potrà mai ingannare la sua gente...

Tronca il pensiero a metà. No, loro non sono più la "sua gente"; È una Scorpion ora. Niente di più, niente di meno. "Sembra una buona idea, Aisha-san. Penso sia meglio che parli tu questa volta: chi fa troppe domande è sospetto da queste parti."

Mentre Akane cerca di negoziare con il balordo apro il mio pad e cerco se sono presenti accessi alla rete nei paraggi

Rispondo con noncuranza ad Akane:
"Anche loro sono sospetti, cosa gli interessa coprire? Paura? Non mi sembrano tipi..."
Guardo intorno e suggerisco:
"Intanto passiamo al minimarket, lì di voci ne girano poche ed è abbastanza vicino a dove ci interessa andare a guardare... Poi una capatina al bar? Lì però dovremo essere molto convincenti ed attenti..."
Raggiungo l'ingresso del market ed entro salutando:
"Buongiorno... Potete aiutarci?"
Prendo qualche bibita raggiungendo il bancone, in attesa che chi vi sta dietro cominci a fare il conto...

Scrolla le spalle mentre segue Aisha. "Forse, ma è un po' più complesso di così. Da queste parti se qualcuno dà fuori ti fa una domanda, nessuno ha mai visto niente. Ma ho l'impressione che questa fosse una faccenda particolarmente seria." Fatto ciò, entra nel minimarket con gli altri, ma questa volta resta indietro. Meglio non farsi notare troppo.