Capitolo 2: vuoti lontani

Tornate giù nella fogna, poi tornate sui vostri passi, raggiungete il condotto principale, e di lì arrivate sotto la salita per il tombino nel bagno.
Salite.

Akane fa segno ad Aisha e Takamori di farla passare per prima, protetta com'è dal suo completo Kaiu in kevlar. Calcandosi l'elmetto in testa, fa segno agli altri di aspettare il suo segnale per salire e apre il tombino più silenziosamente che può, tenendo la pistola vicina alla mano.

Akane sale per prima, apre il tombino, non appena lo solleva abbastanza sente grida, e un buon numero di passi di corsa. Da lì c'è visibilità di tutto il bagno.

Mentre guarda, un militare si affaccia alla porta dall'esterno, con un fucile spianato.

Agilità

Appena vede il soldato, Akane realizza freddamente che uno scontro qui si concluderebbe solo con una loro lenta morte per mano di orde di mercenari, così si chiude dentro immediatamente e controlla il KKR. "Soldato fuori." Sussura ai compagni come spiegazione senza alzare gli occhi dallo schermo.

Mi irrigidisco, armando lentamente il cane della pistola e puntandola verso la discesa nelle fogne.
Indico la zona da cui potrebbe arrivare il soldato, gli occhi ed il nostro gruppo completando il tutto passandomi il pollice sulla gola in modo repentino, come a dire:
"Se ci vede lo dobbiamo ammazzare..." Poi aspetto di vedere cosa succede.

Akane abbassa il tombino, cercando di fare in fretta ma piano.
Poi guarda il KKR. In effetti risulta un punto di accesso.
Intanto, sopra, si sentono passi, rapidi, e sente scalpicciare sul tombino. Poi, qualcosa che gratta, che lo colpisce.

Un errore comune tra i profani dell'arte dello spionaggio è pensare che essere furtivi consista nel correre da un angolo buio all'altro, ma in realtà il miglior modo di non essere notati è stare fermi: ed è esattamente quello che Akane fa, trattenendo perfino il respiro per non fare il Minimo rumore. Tuttavia, allinea anche la pistola verso l'alto, dove si aspetta di trovare la sua faccia.

(Comunque per ora non tocco il KKR, lo lascio solo acceso)

Akane sente ancora tribolare qualche momento, poi forse qualche passo che si allontana e poi silenzio.

Quando smetto di sentire i suoni funesti prodotti dal soldato mi compare un ghigno sulle labbra. Scuoto appena Akane per farla voltare verso di me allargando le braccia. Alzo il pollice verso di lei e poi mostro le cinque dita facendole segno di attendere: "5 minuti" senza parlare.
Infine indico il telefono e mimo l'esplosione della carica accompagnando il gesto con una eloquente espressione interrogativa, come a chiedere:
"Ce la facciamo?".

Akane aspetta un altro secondo a rispondere, recuperando l'aria che aveva perso, e poi annuisce. proviamo. Detto questo, inizia ad aprire lentamente il tombino, e se effettivamente non pare esserci nessuno esce e va a piazzare la carica su un muro del bagno, per poi ritirarsi rapidamente verso i suoi compagni.

Fermo Akane sussurrandole:
"Teniamolo..." Indicando le cariche, "...Facciamo esplodere quello già piazzato..."

Ci pensa per un momento, poi decide che in effetti sarebbe un esagerazione ed annuisce. "allora resta solo da attivare la carica..." al momento giusto, si prepara a premere il bottone, ma poi ci ripensa e lo mette in mano ad Aisha, sogghignando. "premilo tu. Il tuo benvenuto nella professione di spia."

Uscite nel bagno. E vi rendete conto che nei corridoi c'è fermento.
Persone che si muovono ogni momento, voci più o meno lontane e concitate.

Sono lontano

Percezione