Rosalina lanciò l'incantesimo contro la lapide, ma la magia rituale era troppo potente. Invece di colpire il bersaglio, l'energia le sfuggì di mano e si ribellò, come se il cerchio stesso si fosse difeso. Un'ondata di forza arcana la investì, scaraventandola all'indietro, facendola atterrare con violenza sul terreno.
Mentre Rosalina veniva scaraventata via dal cerchio, il rituale raggiunse il suo apice. Le linee tracciate a terra brillarono di un rosso pulsante, mentre un'ondata di energia magica si diffuse dal centro del cerchio. L'aria si riempì di elettricità, e le fiamme invisibili che avevano impregnato l'aria sembravano divampare sempre più forti.
All'improvviso, il terreno sotto la lapide cominciò a tremare e a creparsi, ma invece di spaccarsi del tutto, rivelò solo una fessura nera. Dalla crepa si levò una figura avvolta in fiamme purpuree: un demone, alto e scheletrico, con corna ricurve e occhi di fuoco. Le sue ali membranose, spezzate e lacerate, si spiegavano nel piccolo spazio del cerchio, mentre il suo volto, lungo e scheletrico, si voltava lentamente verso il cultista rimasto e verso Rosalina e Grimsley.
La creatura emise un ruggito cavernoso, la sua presenza saturava l'aria, distorcendo la realtà attorno a sé. Tuttavia, il sigillo per l'evocazione degli Antichi era ancora intatto. Questo demone era solo un tramite, il primo passo, e il vero pericolo sarebbe venuto dopo, se fosse riuscito a completare il suo compito.
Con un ringhio gutturale, il demone fissò la lapide, pronto a infrangere il sigillo e aprire il passaggio per gli Antichi.